(S. Carina) – Scoperta sulle fasce. Ogni stagione la Roma si ritrova a dover metter mano sul reparto dei terzini. Accadrà anche nel prossimo mercato considerando che attualmente Spalletti ha a disposizione soltanto un elemento (Torosidis). Due, se nel ruolo si considera anche Florenzi. Letta così può sembrare un po’ brutale ma considerando l’addio di Maicon, la fine dei prestiti di Digne ed Emerson Palmieri, la situazione al momento è questa.
PRIMO INCONTRO – Un’anomalia della qualeSabatini ha iniziato a parlare ieri con Spalletti a Trigoria (primo di una serie d’incontri) e alla quale dovrà cercare di metter mano in estate. Perché oltre alla dead-line del 30 giugno (dove il bilancio dovrà essere conforme agli accordi presi con la Uefa per il Financial Fair Play) toccherà poi rinforzare la squadra per non incorrere negli errori del Napoli e della Lazio che negli anni scorsi hanno atteso il preliminare di Champions e poi, dopo essere scivolati in Europa League, si sono limitati soltanto a qualche ritocco di secondo piano. Nei giorni scorsi il dg Baldissoni ha garantito che ciò non accadrà: «Rafforzeremo la rosa. I preliminari non cambiano nulla rispetto ai nostri programmi».
DIGNE, NUOVO TENTATIVO – Il problema dei terzini non è nuovo a Trigoria e ha rappresentato sempre il tallone d’Achille della gestione di Sabatini. A volte il ds è stato sfortunato, come nel caso di Balzaretti. Altre si è illuso di aver pescato il jolly (leggi Dodò) rivelatosi invece un flop. Fatto sta che in 5 anni la Roma non ha mai avuto la stessa coppia di terzini per due stagioni di seguito: Rosi-José Angel (2011-12), Piris-Balzaretti (2012-13), Maicon-Dodò (2013-14), Torosidis-Holebas (2014-15), Florenzi-Digne (2015-16). Stavolta potrebbe essere la volta buona. Non sarà facile ma il tentativo di riscattare il francese è reale. Contando sulla volontà del ragazzo e sul fatto che a Parigi non sarebbe titolare (c’è Kurzawa) si sta cercando di abbassare la quotazione. L’ultima avance è datata qualche giorno fa: Sabatini ha avanzato una proposta di rinnovo del prestito, con diritto di riscatto che rimane fissato a 16,5. La controreplica del Psg non si è fatta attendere: ok al rinnovo del prestito ma va inserito l’obbligo. E per venire ulteriormente incontro alla Roma (e alla volontà diDigne) è stata data la disponibilità ad abbassare il riscatto a 15 milioni. Margini di manovra quindi esistono, anche se a Trigoria dovrebbero esercitare l’opzione sul francese entro il 13 giugno. Il condizionale è d’obbligo: considerando le scadenze del club entro il 30, possibile che si possa trovare un’intesa da inserire poi nel prossimo bilancio ed evitare così anche l’insidia degli Europei, dove una buona prestazione potrebbe complicare i piani del difensore e della Roma. Ma a sinistra ne servono due (oltre al possibile riscatto di Emerson Palmieri). Il sogno sarebbe Gaya (Valencia) ma costa 20 milioni. La realtà si chiama Ansaldi. Prima di arrivare a Zukanovic, Sabatini aveva fatto un tentativo già a gennaio ma il Genoa non aveva le disponibilità necessarie per riscattarlo e poi girarlo. Ora è pronto a versare i 5,8 milioni che servono allo Zenit. Vien da sé che il prezzo, in caso di ulteriore cessione, sarà maggiore ma non arriverà alla doppia cifra. Il calciatore piace anche all’Inter ma Sabatini può giocarsi la carta dell’ottimo rapporto con Preziosi. A dimostrazione il via vai continuo tra Roma e Genova negli ultimi anni: Destro, Tachtsidis (prima nella capitale e dopo un anno di ritorno in Liguria), Verre, Bertolacci , Piscitella, Borriello (un anno in prestito e un altro ceduto), Burdisso, Bertolacci, Iago Falque e Perotti. In media, dal 2012, tre operazioni a stagione. Capitolo terzino destro: oltre a Florenzi, sebbene sia stato bloccato Caceres (che però di partenza sarà utilizzato perlopiù come centrale) serve un sostituto. Torosidis non basta. Piace Gaspar (Villareal) ma è valutato almeno 15 milioni. Come Cancelo (Valencia). Mario Rui (Empoli) è un profilo che non va scartato. Per costi (6) e affidabilità