(U. Trani) – L’input di Spalletti, dopo il successo di lunedì contro ilNapoli, è stato inequivocabile. Vale la pena ricordarlo a chi lo avesse già dimenticato. «Se vogliamo colmare il gap con la Juve dobbiamo comprare giocatori più forti, anche se la Roma è messa bene. Ma bisogna essere obiettivi e avere il coraggio di mettere mano a queste situazioni. Che magari sono scomode. Servono, però, alla crescita». Parole che bastano e avanzano per far ripartire la giostra dei sogni. Obiettivi e suggestioni spesso si sovrappongono, a volte possono apparire e scomparire in pochi giorni. La strategia, comunque, è abbastanza chiara. La rosa, come ha sottolineato Lucio è da migliorare in ogni reparto e con investimenti da top club. Le operazioni saranno divise in due fasi. La prima terminerà il 30 giugno, durante la quale saranno obbligatorie alcune dismissioni; l’altra partirà il 1° luglio, da dedicare agli acquisti. Icardi e Witsel sono i colpi che darebbero un senso alla stagione che verrà.
STEP INIZIALE – La Roma ha già acquistato tre giocatori: il portiere Alisson (il procuratore ha confermato di aver avviato la pratica per avere lo status da comunitario: la moglie ha una zia italiana), il talento offensivo Gerson e il jolly difensivo Caceres. Ha speso per i due brasiliani 24 milioni e preso a costo zero l’uruguaiano (contratto in scadenza con la Juve). Entro fine giugno, però, dovranno entrare nel forziere di Trigoria circa 30 milioni per rispettare i paletti del Financial Fair Play. Di conseguenza, per non rischiare la nuova sanzione dell’Uefa (multa e rosa ridotta come in questa annata), sarà necessario cedere qualche giocatore. In bilico Pjanic, con la clausola da 38 milioni che al momento allontana le migliori società europee, Nainggolan, chiamato da Conte al Chelsea che però non è disposto a spendere più di 30 milioni con soliti bonus (Sabatini ne vorrebbe almeno 40), e Ruediger, ancora da riscattare (9 milioni da versare allo Stoccarda, magari inserendo Iago Falque) e da piazzare poi all’asta proprio in Premier, sempre con il ct azzurro che spinge per averlo a Londra. Se partisse uno tra Pjanic e Nainggolan, il bilancio sarebbe a posto. Se, invece, i due resteranno, è già pronta la soluzione di scorta (e più articolata): via Ruediger, valutato a Trigoria 20-25 milioni, Sanabria e Sadiq, quotati rispettivamente 10-15 e 8-12.
PRIMA SCELTA Sistemati i conti, spazio ai rinforzi. Icardi è il primo della lista. L’Inter pretende 40 milioni. La Roma ci proverà, giocandosi nella trattativa Ljajic e Dzeko (Mancini lo prese al City). L’arrivo del centravanti argentino determinerebbe, dunque, l’addio del bosniaco che ha estimatori pure in Premier. Per la panchina, l’idea è Budimir del Crotone. Se Dzeko, invece, dovesse restare, sarebbe affiancato da un giovane: Zaza della Juve o Batshuayi del Marsiglia. In questo caso, però, El Shaarawy non sarebbe più riscattato (13 i milioni da versare al Milan).Spalletti sta poi cercando di avere Witsel: il belga dello Zenit ha il contratto in scadenza tra un anno. Cartellino, quindi, attaccabile. Se Pjanic saluta, sarebbe il sostituto ideale. Segna di meno, ma sa fare anche il play. Paredes, intanto, resta in stand by, perché Strootman è ancora da verificare. Se Nainggolan non sarà confermato, si stringerà per Zielinski dell’Empoli: da battere la concorrenza del Napoli per il polacco (e per l’olandese de Roon dell’Atalanta, a quanto pare già d’accordo con il club partenopeo).