(A. Serafini) Nella giungla del mercato c’è sempre bisogno di muoversi per tempo, preferibilmente lasciando sempre pronto sul tavolo un piano alternativo. O «una manovra a coda di gatto maculato» per dirla alla Sabatini, perché per riuscire a spuntarla è sempre meglio trovarsi dalla parte del predatore astuto piuttosto che della preda.
Per questo il ds non ha ancora accantonato l’ipotesi di ribaltare lo scenario, trattenendo nella capitale i pezzi più pregiati della rosa romanista.
Da Pjanic a Nainggolan passando per Rudiger e Manolas, a Trigoria la priorità rimane sempre la stessa: migliorare la competitività della squadra e allo stesso tempo non perdere di vista gli obblighi economici dettati dalle passività di bilancio e dai paletti fissati dalla Uefa in merito al fair play finanziario. Riuscirci senza cedere alla tentazione di privarsi di uno dei big della rosa, non sarà comunque impresa facile. Anche perché «il colpo di coda» registrato la scorsa estate di fronte al remunerativo addio di Bertolacci e Romagnoli adesso appare più complicato del previsto con le risorse a disposizione. Certamente non impossibile. Da tempo infatti il diesse si sta muovendo per sistemare gli esuberi sparsi in giro per l’Europa e quelli destinati comunque a tornare nella capitale al termine della stagione. L’ottima stagione spagnola di Sanabria ha già attirato gli interessi di almeno 3 club nella Liga, in primis dall’Atletico Madrid, che segue con maggior attenzione la crescita del ventenne paraguaiano. Nonostante le difficoltà registrate in Italia, le qualità dell’attaccante non sono certo passate inosservate, tanto che la valutazione romanista non è intenzionato a scendere sotto la soglia dei 20 milioni.
Un discorso valido, anche se con valutazioni inferiori, per il baby Ricci e per i Primavera Sadiq e Nura, ma se per il terzino l’idea è quello di evitare l’ipotesi di una dolorosa cessione, un’eccezione potrebbe essere necessaria per l’attaccante nigeriano, finito nel mirino di Arsenal e Borussia Dortmund. La Premier League si è fatta viva anche nei confronti di Paredes, che difficilmente verrà trattenuto di fronte ad un’offerta ritenuta economicamente congrua. Le qualità di un ragazzo con ampi margini di miglioramento potrebbero comunque non bastare di fronte ad un sacrificio necessario per il mantenimento del reparto titolare composto da Nainggolan, Pjanic e Strootman.
Capitolo esuberi: i ritorni annunciati di Ljajic, Iturbe e Doumbia restano il nodo più complicato da districare. Se per l’esterno serbo il mercato inglese è pronto ad aprirgli più di uno spiraglio (c’è un accordo verbale anche tra le parti per la futura cessione in Premier), gli altri restano in attesa. Iturbe si unirà al gruppo di Spalletti (che lo vuole testare) mentre per Doumbia si proverà a riaprire il canale cinese dello scorso gennaio.
Valigie pronte anche per Iago Falque (richiesto in Spagna) e per Torosidis. Almeno per un altro anno invece, Szczesny non ha intenzione di muoversi: «Sicuramente mi piacerebbe restare in prestito alla Roma anche la prossima stagione – ha confermato in un’intervista a fourfoutwo.com – a credo sia la soluzione migliore per tutti». Sabatini proverà ad accontentarlo.