(A. Serafini) – Finita la stagione, affiorano inevitabilmente le questioni in sospeso. Che il caso Totti fosse argomento di attualità lo aveva lasciato presagire il dg Baldissoni a pochi minuti dal fischio d’inizio di Milan-Roma: «C’è ancora un dialogo aperto tra Francesco e il presidente. Nelle ultime due settimane gli è stato proposto un contratto da calciatore per un’altra stagione. Ha detto che ci vuole pensare». A giochi fatti la conferma arriva direttamente dagli States, dove James Pallotta è pronto a prendere di petto l’argomento. Senza troppi giri di parole: «L’offerta gliel’abbiamo fatta più di una settimana fa – dice a Il Tempo – ma è strano che non l’abbia accettata perché io pensavo che volesse continuare a giocare ancora. La nostra è un’offerta generosa». Inevitabile quindi la domanda successiva. «Se penso che alla fine firmerà? Avrebbe dovuto già farlo, probabilmente non sta ricevendo buoni suggerimenti dai suoi consiglieri».
Dichiarazioni dirette che non lasciano spazio alle interpretazioni, perché dopo aver cambiato idea ed intenzioni, l’intento ormai comune sembra essere ostacolato dalla richiesta di ulteriore tempo avanzata da Totti. Una guerra di nervi, che il numero 10 preferisce non commentare mentre passa nella zona mista di San Siro, dove a precisa richiesta di una risposta alle affermazioni diBaldissoni, il capitano romanista preferisce mascherare ogni tipo di risposta dietro ad un sorriso. La trattativa quindi è in pieno svolgimento, tra le attese di Totti e l’insoddisfazione di Pallotta: uno scenario che a poche settimane di distanza sempre aver ribaltato le posizioni di entrambe le parti. Tra i mancati accordi legati alla discussione dei diritti d’immagine dei precedenti rinnovi, sino alla possibilità di cambiare nuovamente i termini del contratto da dirigente già firmato da Francesco e pronto ad essere utilizzato nei prossimi 6 anni. Un’ipotesi che è stata definitivamente scartata dal club e che soltanto tra un anno potrà essere presa in considerazione.
Nel mezzo poi c’è Luciano Spalletti. Il tecnico infatti preferisce non entrare nel merito, ripetendo ormai il solito concetto espresso più volte: «Penso che il rinnovo di Francesco sia vicino, ma non mi fate sempre queste “domandacce”. Per me è lo stesso discorso di sempre, mi dicono gli sia stato proposto, ma io non voglio entrare, non ne voglio sapere nulla. Sono contento se Totti rimane calciatore – conclude l’allenatore toscano – lui ha qualità come si è visto stasera ma lasciatelo tranquillo». D’altronde con 46 punti guadagnati nel girone di ritorno, i rimpianti sono scontati, ma nel pensiero rivolto già alla prossima stagione non si può tenere conto dei numeri registrati nel nuovo corso. Un aspetto che Pallotta ci tiene a rimarcare: «La seconda parte di stagione è stata grandiosa – prosegue il patron statunitense – quindi mi sento di fare i complimenti alla squadra, al tecnico e a tutto lo staff». Il futuro però è giù ad un passo: «Cosa ho in mente per la prossima stagione? Vorrei prima fare un bel respiro». Più sereno e tranquillo il momento diTotti, che dopo aver timbrato un’altra presenza in un’altra splendida vittoria, si gode l’ennesimo saluto che San Siro da sempre gli ha riservato: «Sono stati belli gli applausi del Meazza, è stata una bella soddisfazione».