(A. Austini) – La prima mossa del «gatto maculato» si va delineando: Rudiger al Chelsea e Umtiti alla Roma. È questo il piano diSabatini per sistemare un bilancio malmesso e migliorare la difesa con un mancino di ruolo da mettere accanto a Manolas.
Due centrali della stessa età, 23 anni, qualche centimetro in più per Rudiger mentre l’esperienza a certi livelli fa pendere leggermente la bilancia verso Umtiti, che con il Lione ha giocato 131 partite nella serie A francese, oltre a 22 presenze nelle competizioni Uefa ed è pronto a esordire con la nazionale maggiore nell’Europeo di casa: ieri Deschamps, dopo averlo convocato come riserva, lo ha inserito nella lista dei 23 al posto dell’infortunato Mathieu.
Rudiger è già un punto fermo della Germania ma a Roma probabilmente verrà ricordato come uno dei tanti talenti di passaggio. I giallorossi lo riscatteranno a breve dallo Stoccarda, versando 9 milioni di euro che si aggiungono ai 4 pagati per il prestito, e sono pronti a scrivere l’ennesima plusvalenza a bilancio. Il Chelsea ha presentato un’offerta scritta, ancora lontana dalla cifra richiesta di 30 milioni di euro, ma la trattativa continua e i margini per mandare in porto l’affare sono piuttosto ampi. Frenato (per ora) l’assalto a Nainggolan, Conte ha chiesto al suo nuovo club di stringere per il roccioso difensore tedesco che lo ha conquistato definitivamente nell’ultima amichevole Germania-Italia.Sabatini, seppur a malincuore, ha deciso di accelerare l’operazione e punterà a metter dentro anche il giovane attaccante Musonda.
La fumata bianca è ancora lontana e non arriverà prima di fine giugno, il momento in cui la Roma avrà chiaro quanto potrebbe ricavare da altre cessioni, in primis quella di Pjanic che attraverso il suo procuratore si sta muovendo con grande insistenza a caccia di una nuova squadra.
«Rudiger è sostituibile» ha dichiarato non a caso Sabatini che da tempo ha scelto il successore: Umtiti è al primissimo posto della lista dei difensori studiati in questi mesi e grazie agli ottimi rapporti con il Lione e a mediatori vicini al club di Aulas (in questi anni sono passati da una parte all’altra Pjanic e Yanga-Mbiwa) la trattativa può decollare da un momento all’altro. Il veloce franco-camerunense ha giocato l’ultima stagione in coppia con l’eroe del derby capitolino dello scorso anno e ha una quotazione di una ventina di milioni. La Roma proverà a pagarlo un po’ meno, certamente non quanto il Chelsea spenderà per Rudiger.
Tra gli altri affari in fermento c’è quello che farà diventare El Shaarawy al 100% giallorosso. Il suo riscatto dal Milan non è in dubbio, lo sono le modalità di pagamento: invece di pagare i 13 milioni stabiliti a gennaio scorso Sabatini ha proposto a Galliani di alzare la posta a 14-15 ma facendo slittare l’acquisto a titolo definitivo al 2017: prima si firmerebbe un rinnovo del prestito con obbligo di riscatto.
«Per noi – ha spiegato ieri Galliani – El Shaarawy non è un problema. La data del riscatto è il 21-22 di giugno, se la Roma vuole riscattare il ragazzo lo farà, non siamo disponibili ad altre trattative. In caso contrario tornerà da noi e non ci sarà nessun problema». Ma la seconda ipotesi non è neppure presa in considerazione a Trigoria.
Intanto si continua a trattare il rinnovo del prestito di Digne, che ha minacciato il Psg di non rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2018 se non verrà accontentato. Attesa anche la risposta dall’Arsenalper Szczesny, con De Sanctis spettatore molto interessato.