(E. Menghi) Il patto è: Szczesny in prestito per un altro anno se la Roma gli paga tutto lo stipendio (3 milioni). La formula sembra mettere tutti d’accordo e il nodo portieri potrebbe sciogliersi tra fine maggio e inizio giugno, ma le due società hanno già parlato e l’Arsenal si è detto disposto a prolungare la permanenza del polacco nella capitale. La volontà del calciatore è un elemento importante nella trattativa, Szczesny sta benissimo qui ed è pronto a contendersi il posto con Alisson. «So dove giocherò il prossimo anno, ma non lo dico. Se resterò a Roma avrò modo di crescere di più, se tornerò all’Arsenal farò tesoro della mia esperienza. Ho imparato più in 4 mesi con Spalletti che in 10 anni in Inghilterra», ha dichiarato dal ritiro della Nazionale. I Gunners «hanno pagato gran parte del mio stipendio e ho altri 2 anni di contratto con loro», ha aggiunto il portiere, che oggi convolerà a nozze con la cantante Marina Luczenko in Grecia e non più nella capitale.
Su Totti non ha dubbi: «Se esiste un Dio nel calcio lui gli va molto vicino». Szczesny ha apprezzato tanto l’attenzione ai dettagli di Spalletti, che «dà importanza al gioco con i piedi. Una volta abbiamo fatto più di 45 minuti di allenamento solo sui rinvii» e si è legato particolarmente a Nanni: «È un grande professionista e mi piace lavorare con lui, perché non mi annoio mai. C’è una grande amicizia. Se ho fatto un passo in avanti nella mia carriera è grazie a lui».
Ma il preparatore dei portieri non sarà più Nanni, anche se Szczesny vorrebbe far cambiare idea alla società, che ha invece contattato Mauro Marchisio dell’Empoli, una delle opzioni possibili oltre alla soluzione interna Lobont e a Bonaiuti dell’Inter. Intanto arriva Alessandro Pane, che si è liberato dal Rimini e avrà un ruolo tecnico nello staff di Spalletti. Capitolo De Sanctis: in panchina per tutti i 90 minuti dell’amichevole negli Emirati, se Szczesny dovesse restare il rinnovo potrebbe sfumare.