(D.Marchetti) – L’Ac Milan dall’alto dei suoi 47 trofei è uno dei club più titolati al mondo e pure la storia passata non basta a far dimenticare le figure rimediate negli ultimi anni. La famiglia Berlusconi non è più in grado di mantenere competitiva la società e proprio per questo si stanno cercando dei soci per immettere capitale nelle casse rossonere. Mr. Bee Taechaubol sembrava poter ridare speranze al futuro del club, ma di lui ormai non si hanno più tracce da mesi. Da poco, però, è arrivato il sì di Fininvest per vendere il pacchetto di maggioranza (70%) del Milan. Alle porte sempre una cordata cinese, di cui non si sa chi ci sia a capo. A riguardo è stata chiesta massima segretezza, ma la cessione sembra inevitabile. Tra un’indiscrezione e l’altra sul futuro societario, la squadra di Brocchi si avvicina all’ultima e definitiva sfida del campionato. A San Siro arriva la Roma, ancora in corsa per un posto diretto in Champions League e pronta a sfoggiare tutti i suoi titolari sperando in un passo falso del Napoli. I padroni di casa, 7° a 57 punti e distanti una lunghezza dal Sassuolo, combatteranno per accedere al preliminare di Europa League. Oltre a una vittoria con i giallorossi servirebbe anche una sconfitta degli uomini di Di Francesco contro l’Inter. L’obiettivo, se così si può definire, è raggiungibile anche attraverso la vittoria in Coppa Italia il 21 maggio contro la Juventus. In quest’ultimo caso accederebbe direttamente ai gironi e il problema principale sarebbe coprire il rosso derivante dal precedente mercato per evitare le indagini dell’Uefa. Nell’ipotesi ancora più remota di un accesso tramite preliminare, cambierebbero e non poco i piani del club rossonero. Sarebbero costretti a rinunciare all’International Champions Cup (importante torneo estivo soprattutto per le casse dei club partecipanti) e al suo posto subentrerebbe la Roma. In più rimarrebbe il solito problema del Fair Play Finanziario da rispettare. Insomma l’accesso all’Europa minore sembra più una condanna che altro, ma l’ennesima sconfitta in casa porterebbe la tifoseria milanese all’esasperazione totale.
IL “NEMICO” SAN SIRO – Più volte nel corso dell’anno sono arrivate le proteste del tifo organizzato rossonero, con settori semivuoti e fischi a giocatori e società. Il clima a San Siro è tutt’altro che amichevole e la squadra ne risente anche sotto il profilo dei risultati. La vittoria casalinga in campionato manca da due mesi e mezzo. L’ultimo successo risale al 27 febbraio con il Torino, di lì in poi solo pareggi e sconfitte, fatta eccezione per i 6 punti conquistati nelle trasferte di Genova, sponda Samp, e Bologna. Inutile dire come tutte le speranze, vista un’assenza di gioco, siano ripiegate in Bacca e Bonaventura. I due si intendono a meraviglia e sono già 5 gli assist del numero 28 per le reti del centravanti colombiano, fermo a quota 17 in questa prima esperienza italiana. Solamente Hamsik ha servito più assist (7) a uno stesso compagno, nel suo caso al Pipita Higuain. Il duo Jack-Carlos e la sfilza di ex giallorossi dal dente avvelenato presenti in rosa (Mexes, Romagnoli, Menez e Bertolacci) restano le uniche soluzioni di Brocchi per fermare una Roma rivitalizzata dalla cura Spalletti.
L’UNDICI DEL MILAN – Possibile rivoluzione tattica in casa rossonera. Largo al 4-3-1-2 con il solito Donnarumma in porta. In difesa, da destra verso sinistra, Abate, Alex, Mexes e Romagnoli, mentre i tre interni di centrocampo dovrebbero essere Kucka, Locatelli e Poli. Bonaventura, invece, agirà dietro Luiz Adriano e Bacca.
Probabile formazione (4-3-1-2): Donnarumma; Calabria, Alex, Mexes, Romagnoli; Kucka, Locatelli, Poli, Bonaventura; Luiz Adriano, Bacca
A disp.: Abbiati, Diego Lopez, Abate, De Sciglio, Zapata, Mauri, Bertolacci, Montolivo, Honda, Menez, Boateng, Balotelli
All.: Brocchi
Indisponibili: Ely, Antonelli
Diffidati: Calabria
Squalificati: –