(L.Baccolini) – Vendere Amadou Diawara è una decisione già presa, oltreché una trattativa avviata con la Roma, senza escludere la pista inglese. Quando venderlo, invece, potrebbe cambiare le sorti del bilancio del Bologna 2015-16, previsto in perdita per trenta milioni di euro. Iscrivere la cessione entro quella data significherebbe abbattere di colpo il rosso di almeno un terzo: da meno trenta a meno venti, ovviamente a patto di non svendere il gioiello africano, valutato tra i 10 e i 14 milioni.
Non di questo s’è parlato ieri a Casteldebole, al consiglio d’amministrazione presieduto da Joey Saputo, ma di altri numeri sì. E le cifre che accompagnano il finale d’anno sportivo, benché ampiamente previste e ancora suscettibili di cambiamento, non possono aver fatto sorridere il chairman, atterrato in città ieri mattina col suo braccio destro Joe Marsilii, l’uomo delle due diligence e dei conti dalla prima ora. Tempo una notte soltanto, e già oggi il magnate sarà in quota sul suo jet privato, portando a Montreal Di Vaio, Donadoni e buona parte del suo staff tecnico, che verrà raggiunto entro pochi giorni dall’ad Claudio Fenucci e dal consigliere Luca Bergamini.
Ma prima che il Bologna traslochi temporaneamente in Quebec, Saputo ha voluto salutare ieri sera tutti i dipendenti di Casteldebole, dai segretari agli alti uffici, radunandoli al Dall’Ara per la tradizionale cena di fine stagione. Se n’è andato senza risolvere il nodo della rescissione di Pantaleo Corvino, che a Firenze considerano molto vicino al ritorno, ma con la certezza che l’obiettivo unico per la poltrona di diesse è Walter Sabatini. «Lo aspettiamo», è la formula fissa che gli viene ripetuta da settimane, anche ieri dopo il consiglio.
Per ora, di sicuro c’è soltanto la cessione di Diawara, da compiersi possibilmente entro giugno per riossigenare il bilancio, ma senza trascurare ogni possibile candidato all’acquisto. La Roma di Walter Sabatini, il quale ovviamente non disdegnerebbe di entrare nel nuovo sodalizio con un tesoretto da investire sul mercato, non è l’unica ad essersi fatta avanti. E nessuno si sognerebbe di interrompere benefiche aste al rialzo. L’intreccio con la Roma, con o senza Diawara, porterà poi ad affrontare il capitolo Leandro Paredes, che a Casteldebole considerano il sostituto ideale del guineiano per la mediana. Donadoni ha dato il placet, ma per ora riferisce i suoi gradimenti soltanto a Fenucci e a Di Vaio, poiché ildicastero sportivo propriamente detto per almeno un’intera quaresima rischia di restare vacante.
Tra oggi e martedì, invece, ogni giorno è buono affinché il documento ministeriale sul destino del Dall’Ara giunga nelle mani del Bologna. Da lì, si riparte con gli aggiornamenti e le modifiche al progetto di Gino Zavanella. E sarà questo l’altro grande filone, parallelo al calciomercato, che animerà l’estate del Bologna.