(di Keivan Karimi) – Non solo per festeggiare l’ormai sicuro rinnovo di Francesco Totti o per spronare Radja Nainggolan a restare. L’atmosfera di Roma-Chievo domenica, nell’inconsueto orario di pranzo, sarà anche di saluto e commiato per molti calciatori e non solo della formazione giallorossa. Un anno fa, nell’ultima in casa contro il Palermo, sembrava ci fosse aria di rivoluzione, a cominciare da Rudi Garcia, che invece restò fino a gennaio saldo sulla panchina dei capitolini. Oggi la situazione è diversa, con maggiore fiducia nella rosa attuale ma con la certezza di perdere alcune pedine più o meno secondarie.
Maicon e gli altri, un saluto meritato
Occhio ai tre punti e ad una lotta ancora da risolversi per il secondo posto con il Napoli, ma nel post-partita sarà tempo di saluti. Il primo a lasciare, tra i più apprezzati in questi anni, è il brasiliano Maicon, che a quasi 35 anni non da più le garanzie fisico-atletiche per reggere la Serie A. Sarebbe anche voluto rimanere, ma per il bene della Roma e del monte ingaggi si troverà una squadra meno ambiziosa, magari in Brasile. Altra partenza sicura eccellente è quella di Seydou Keita, 36 anni ma ancora tanta intelligenza tattica da dare al calcio. Ha rifiutato l’ipotesi rinnovo annuale, finirà presumibilmente in Qatar accanto all’amico Xavi. Lascerà il calcio Bogdan Lobont, terzo portiere storico della Roma, pronto alla carriera da preparatore dei portieri, magari già nell’organico giallorosso. Vasilis Torosidis dopo tre anni e mezzo lascerà i giallorossi, magari svincolandosi, ma con la consapevolezza di non rientrare più nei piani dopo qualche stagione positiva. C’è il rischio che Roma-Chievo sia l’ultima in casa anche per Wojciech Szczesny e Lucas Digne, calciatori che difficilmente verranno riscattati da Arsenal e Psg per questioni economiche proibitive.
Bye bye agli eterni panchinari
Ma sarà addio anche per tante ‘riserve’ che sono state utilizzate col contagocce sia da Garcia che da Spalletti, evidentemente considerati non troppo utili ad una squadra come la Roma. Scadranno infatti i prestiti di Norbert Gyomber, Emerson Palmieri e Salih Uçan, che in questa stagione assieme hanno accumulato soltanto 15 presenze e tanti infortuni. Strana la situazione del turco, tanto ammirato da Walter Sabatini, con un diritto di riscatto altissimo vicino agli 11 milioni, ma praticamente un fantasma nella rosa giallorossa. Anche Leandro Castan è destinato a partire, anche se è da decidere la formula: per la Roma non è ancora fisicamente pronto a rientrare, possibile un ‘arrivederci’ con esperienza in patria utile al suo recupero totale.
GGR