(di Keivan Karimi) – Torna per l’ultima volta in questa stagione al rubrica dedicata ai precedenti e ai personaggi del passato della Roma, a cura della redazione di Gazzettagiallorossa.it. Oggi andiamo a ripescare una importante similitudine di esattamente dieci anni fa, quando i giallorossi chiusero il campionato proprio a San Siro contro il Milan, come accadrà domani sera per la 38.a giornata.
A Milano speranza Champions – La prima Roma di Luciano Spalletti proprio come l’ultima: si chiude alla Scala del calcio contro il Milan, ennesima ricorrenza ciclica del mondo del calcio stabilita dal calendario e accompagnata dalla sorte tra corsi e ricorsi storici. E il caso vuole che si giocasse anche in quel caso il 14 maggio esattamente di dieci anni orsono. Era un Milan diverso, secondo in classifica e dominatore in Europa, con un certo Carlo Ancelotti in panchina. Era invece una Roma simile a quella attuale, dal gioco spumeggiante ma dall’atteggiamento ancora discontinuo. La creatura di Spalletti si presentò a San Siro con una speranza Champions League, ovvero battere i rossoneri e sperare nel k.o. della Fiorentina, rivale per il quarto posto, in casa del Chievo. Non andò bene: 2-1 per il Milan con due rigori di Gilardino e Amoroso, gol giallorosso di Mexes. Mentre i viola sbancavano per 2-0 il Bentegodi.
2006-2016, quante somiglianze! – Incredibile osservare quante somiglianze e parallelismi possano spuntare da quel Milan-Roma di dieci anni fa a quello di domani sera: la Roma si gioca un posto in Champions League nonostante le residue speranze, anche se in questo caso la qualificazione ai preliminari è comunque già in tasca. Francesco Totti è al centro delle chiacchiere, nel 2006 per un rientro difficile dopo l’infortunio alla caviglia e la possibile convocazione per i Mondiali, oggi per un rinnovo di contratto a quasi 40 anni. E la certezza Luciano Spalletti, oggi come ieri il comandante di brigata da seguire fedelmente per raggiungere vette e trionfi prestigiosi. All’epoca ci pensò anche Calciopoli a dare una spintarella alla Roma, ma chissà che come dieci anni fa quel finale di stagione comunque positivo non possa essere il preludio ad un ciclo finalmente vittorioso.
GGR