(B. Ciullini) – L’obiettivo è divertirsi ma, si sa, quando di mezzo c’è Antonio Conte questo fa sempre rima con vincere. «Non dobbiamo mai avere paura di nessuno, rispetto sì nei confronti di alcune squadre come Germania, Francia, Belgio, Inghilterra, Spagna, Portogallo che almeno sulla carta ci sono superiori e hanno giocatori forti. Però l’Italia non deve temere niente e nessuno. Dobbiamo credere nel lavoro che stiamo facendo e aspettare il giudizio del campo, che è sempre galantuomo su tutto». Concluso ieri lo stage a Coverciano, in attesa di annunciare i convocati per il raduno di martedì (sarà un gruppo allargato a 27-30 giocatori che comprenderà gli juventini e gli altri finalisti nelle varie coppe nazionali, il 31 maggio poi la lista definitiva dei 23 che andranno in Francia a giocarsi la fase finale dell’Europeo) Conte s’è recato a Roma per assistere alla finale di Coppa Italia. E’ arrivato all’Olimpico insieme a Lippi che ha glissato sul suo futuro ruolo di direttore tecnico delle Nazionali: «Io in azzurro? Ancora non c’è niente di ufficiale».
AL BAMBIN GESU’ – Ma prima ha fatto visita all’ospedale pediatrico Bambin Gesù dove ha incontrato i piccoli pazienti e i loro familiari. «Fare il ct è un sogno che si è realizzato – ha risposto a un bambino –. Ho sempre invidiato quelli del passato quando li vedevo guidare la Nazionale in una manifestazione importante, ora tocca a me: vado all’Europeo con emozione, entusiasmo e motivato, è un’esperienza che mi rimarrà per sempre». Insieme alla Figc ha donato 5 maglie della Nazionale autografate che saranno messe all’asta, a sua volta ha ricevuto in dono un gagliardetto, un disegno e un camice realizzati dai piccoli pazienti in segno di buon auspicio. «Abbiamo lavorato tanto in questi giorni, arriveremo in Francia carichi» ha detto Roberto Soriano. «Siamo un bel gruppo – ha aggiuntoEmanuele Giaccherini –. Da subito tutti, compresi i nuovi, si sono messi a disposizione». Perché tutti, dai più giovani come Benassi ai veterani come De Rossi, vogliono giocarsi fino in fondo la possibilità di conquistare la convocazione finale.
IN RIALZO – Già, De Rossi. Le sue quotazioni sono in rialzo. D’altronde Conte vuole un’Italia che sia mix di esperienza e di freschezza. Un’Italia con una identità propria e ben definita, ma che sia capace di mutare pelle nel corso degli eventi. E per riuscirci servono prima di tutto i big. «Daniele è un campione e un leader, c’è solo da imparare da uno come lui. E nei test è stato uno dei migliori» ha raccontato Soriano. Gli infortuni di Marchisio e Verratti e l’esclusione di Pirlo hanno fatto tornare di moda il romanista, unico campione del mondo della spedizione 2006 rimasto nel giro azzurro insieme a Buffon. Allo stage De Rossi si è presentato carico a mille tanto da risultare tra i più in forma nei test, mentre nelle partitelle Conte l’ha schierato regista e centrale difensivo e si sa quanto il ct apprezzi la duttilità. «Daniele ha mostrato di tenere molto all’azzurro, è un giocatore importante per questa Nazionale» ha ribadito Giaccherini. Insomma dopo un infortunio che ha rischiato di condizionarlo De Rossi ha davvero la possibilità aumentare le 101 presenze azzurre partecipando al suo quarto Europeo.