(G. Piacentini) – Agosto 2019, è questa la data da segnare in rosso per vedere realizzato nell’area di Tor di Valle lo stadio della Roma. Ne sono sicuri i soggetti proponenti, cioè l’As Roma e la società Eurnova, che è proprietaria dei terreni su cui sorgerà «un nuovo polo di aggregazione che riqualificherà un intero quadrante della città». Tra poco più di tre anni, insomma, la Roma è convinta di poter mettere piede nella sua nuova casa, il cui progetto definitivo con tutte le modifiche richieste (certificate anche da una società che ha verificato che tutti i requisiti fossero soddisfatti) è stato consegnato pochi giorni fa in Campidoglio. Dopo il via libera atteso per la fine di giugno, si aprirà la conferenza tecnica di servizi, che «potrà chiedere piccole modifiche ma non stravolgimenti nella realizzazione dell’opera». Un progetto che ieri mattina è stato illustrato nei minimi dettagli dal d.g. della Roma, Mauro Baldissoni, coadiuvato dall’ingegner Simone Contasta di Parsitalia e da Giovanni Marroccoli, Operations Director per l’Italia di Lend Lease, società leader nella realizzazione di grandi opere a cui la Roma si è affidata per portare a termine un progetto che prevede 1.7 miliardi di euro (allo stato attuale dei lavori sono stati spesi 60 milioni) di investimento, totalmente a carico dei privati, di cui 440 milioni per le infrastrutture.
Tra le opere più importanti ci sono: il prolungamento della linea B della metropolitana, per cui sono stati stanziati 58 milioni che però la conferenza di servizi potrebbe decidere di dirottare sul potenziamento della Roma-Lido; 10 chilometri di strade, comprese le rampe che dalla Roma Fiumicino porteranno direttamente a Tor di Valle e il raddoppio della Via del Mare e dell’Ostiense nel tratto che va dal Grande Raccordo Anulare allo stadio; la riqualifica (con un’idrovora e un collettore) del Fosso di Vallerano, che è a rischio esondazione ma che è esterno all’area dove sorgerà lo stadio e costerà 15 milioni. Durante la fase di costruzione saranno creati 4000 nuovi posti di lavoro con 500 milioni complessivi di salario per tutti gli operai, e a pieno regime saranno 15 mila le persone che ci lavoreranno.
La Roma conta di cominciare a giocarci dalla stagione sportiva 2019/2020, e la società comincerà fin da subito a vedere sul proprio bilancio i benefici economici: il finanziamento di circa 500 milioni di euro in 20 anni che i proponenti accenderanno per finanziare una parte del progetto, sarà infatti coperto con i proventi dell’area ospitalità, da una percentuale della vendita dei biglietti e dai proventi del naming rights. Il resto dei ricavi di tutta l’area finirà nelle casse della società, che potrà aumentare il proprio fatturato. E, quindi, diventare più competitiva, in Italia e in Europa.