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GAZZETTA DELLO SPORT Il Sunderland chiama, ma Dzeko vuole la Roma

Edin Dzeko
Edin Dzeko

(D.Stoppini) – Ci sono colloqui e colloqui. C’è quello di Rudi Garcia con il Southampton: il francese era il favorito per la panchina inglese, ma la chiacchierata è andata male e così la Roma non può mettere a segno il colpo da 10 milioni di euro. C’è poi Edin Dzeko, che un colloquio col suo allenatore, Luciano Spalletti, l’ha chiesto e avuto. Risultato: mister, resto qui, ho ancora voglia di Roma. Anche di fronte al pressing del Besiktas o del Sunderland, che pure è arrivato a bussare alla sua porta e a quella di Trigoria con 11 milioni di sterline.

FERMI TUTTI – Ma nessuno di questi è il top club che Dzeko pretende per lasciare Roma. E quindi freno a mano tirato, almeno da parte sua. In verità Walter Sabatini ha già sondato il terreno con altri attaccanti, giusto per non farsi trovare impreparato. E ora che succede, di fronte all’assalto del Sunderland? Il bosniaco non vuole, non accetta di lasciare la Serie A con l’immagine del perdente. Alla Roma l’aveva detto in tempi non sospetti, avrebbe lasciato solo per restare in Italia o per un club di prima fascia in un campionato di prima fascia. Alla sua porta, invece, hanno bussato un club cinese, il Galatasaray, il Besiktas e ora il Sunderland: no grazie. Perché a un calciatore che hai inseguito per un anno intero – convincendolo alla fine ad accettare la Roma nonostante una riduzione dell’ingaggio – diventa dura dopo neppure 12 mesi dirgli che… arrivederci, basta così, quella è la porta. Dzeko resta, i colpi di scena non sono all’orizzonte. Lui stesso ha la convinzione che se avesse avuto Spalletti come allenatore dall’inizio della scorsa stagione, il suo percorso nella Roma sarebbe stato completamente diverso, almeno a livello numerico.

SPIRAGLIO DIGNE Avanti adagio pure sul mercato, riscatto di El Shaarawy a parte: dialoghi col Milan ancora in corso, la Roma potrebbe far slittare l’acquisto oltre il 22 giugno, così da inserire l’acquisto del Faraone nel prossimo bilancio. All’inizio della settimana la Roma aspetta la risposta dell’Arsenal alla proposta di un nuovo prestito di Szczesny (con ingaggio «partecipato»). De Sanctis è in attesa: firmerà il rinnovo solo come dodicesimo. C’è comunque ottimismo sul polacco, più che su Digne, anche se il rinnovo di Maxwell col Psg apre uno spiraglio. E Mario Rui allora resta in stand by: l’accordo con l’Empoli è blindato, l’agente del portoghese scalpita per chiudere. Per la difesa offerti Skrtel e N’Kolou: quest’ultimo è extraUe, per tesserarlo la Roma dovrebbe trovare una sponda per il portiere Alisson. Non per Gerson, già rispedito in Brasile a gennaio: «La Roma è la scelta giusta, prima di andare in altri club», ha detto: non proprio una dichiarazione d’amore eterno. In uscita Iago Falque (Torino) e Ljajic (Germania o Inghilterra): pure qui, colloqui in corso.

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