(A. Pugliese) – E ora chi sarà il nuovo Pjanic nello scacchiere di Spalletti? Difficile dirlo, perché poi un giocatore con le qualità e l’incidenza del bosniaco è difficile da sostituire. Soprattutto uno come Pjanic, che con Spalletti si divideva tra il ruolo di regista, mezzala e trequartista, capace di garantire un apporto importante pure sui calci da fermo. Ma la Roma un grande centrocampista dovrà prenderlo, che sia un altro Pjanic o meno. Il profilo, però, dipenderà anche dal modulo tattico: se sarà ancora 4-2-4 servirà un regista da affiancare al mediano, se si virerà al 4-2-3-1 allora davanti alla difesa potrebbero andar bene De Rossi e Strootman (o uno dei due con Nainggolan, che però Spalletti vede ancora alto).
LE SCELTE – Tra i nomi in ballo per sostituire il bosniaco in pole resta sempre Alex Witsel, il belga che Spalletti ha già avuto con sé allo Zenit San Pietroburgo. La chiave sarebbe infatti proprio l’allenatore giallorosso, con cui Witsel si è trovato molto bene e con cui tornerebbe a lavorare volentieri. Ci vogliono però una ventina di milioni di euro, soldi che la Roma si potrà permettere di spendere dopo il primo luglio. Tra l’altro, il mercato della Roma sarà diviso in tre fasi: cessioni fino al 30 giugno, rinforzi fino al preliminare di Champions e, in caso di qualificazione, una ciliegina da mettere sulla torta. Che potrebbe essere proprio Witsel. O, in alternativa Grzegorz Krychowiak, il gioiellino polacco del Siviglia. Anche lui ha una valutazione che si aggira tra i 18 ed i 20 milioni, anche se è un giocatore diverso da Witsel. Più mediano davanti alla difesa, ha il vantaggio di poter giocare in casi di emergenza anche da difensore centrale. Detto dell’interesse mai sfumato per un altro polacco, Zielinski (costa 13 milioni, ma il Liverpool continua ad essere la sua prima scelta), l’altra soluzione è il «Mudo» Vazquez. L’italoargentino ha una valutazione alta, circa 25 milioni di euro, e anche di questo hanno parlato due giorni fa Sabatini e Foschi.
LE ALTRE MANOVRE – Intanto ieri toccata e fuga a Roma di van der Wiel, il terzino destro che si svincola a parametro zero dal Psg. È stato a Trigoria a parlare con Sabatini,per ora non c’è accordo: la Roma offre 2,5 milioni di euro l’anno, l’olandese ne vuole almeno 3 più cospicui bonus. In più a Trigoria non sono convinti possa essere la scelta giusta e si vogliono prendere del tempo per vedere se sarà possibile arrivare ad una soluzione diversa da affiancare a Florenzi. A sinistra, invece, dato già per fatto l’acquisto di Mario Rui (solo da ratificare), si sta complicando la questione Digne, con il Psg che si è irrigidito sul prestito con obbligo di riscatto e vorrebbe invece un acquisto immediato. Detto di Paredes destinato alla Samp e Ljajic che ha un discorso aperto con la Fiorentina, per Sanabria si è informato di recente il Bologna, mentre Doumbia potrebbe raggiungere presto Gervinho in Cina, all’Hebei Fortune.
PALLOTTA A LONDRA – Intanto oggi Rüdiger farà i controlli a Villa Stuart, sarà operato domani dal professor Mariani per la rottura del legamento crociato anteriore destro («Non mollerò mai», ha detto ieri il tedesco). Sempre questa mattina, invece,Pallotta lascerà Roma. Ieri il presidente ha avuto un alterco con alcuni cronisti che lo aspettavano sotto lo studio Tonucci, per poi farsi perdonare più tardi con una «pizzata» offerta a tutti.