(D. Stoppini) – La mazzata che cambia il mercato della Roma arriva all’ora del digestivo. Ed è un amaro: Antonio Rüdiger ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, lo stesso già operato in passato, come con fermato ufficialmente dalla nazionale tedesca. Un contrasto in partitella con Thomas Müller, le urla, i richiami del giocatore del Bayern verso lo staff medico, l’ansia a Trigoria, il responso a tarda ora che manda all’aria l’Europeo del difensore e i piani che il d.s. Walter Sabatini aveva esposto in mattinata al presidente Pallotta, in un incontro durato oltre due ore. Rüdiger è stato riscattato dallo Stoccarda la scorsa settimana per 9 milioni di euro e con il Chelsea era in piedi una trattativa in stato avanzato, per una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Milioni che quasi certamente non entreranno più nelle casse della Roma, ora dunque «costretta» a reperire in altro modo fondi utili entro il 30 giugno.
ATTESA DIGNE – Chissà, forse servirà un nuovo meeting tra Sabatini e Pallotta. Ieri mattina il presidente aveva chiesto al d.s. di temporeggiare sulle offerte per i big, provando a battere piste alternative. Ora non solo la cessione di Rüdiger salta, ma in casa Roma diventa d’attualità l’esigenza di coprire un ruolo in più. Come quello del terzino sinistro, sul quale Sabatini ha deciso di cautelarsi. A pranzo il d.s. ha incontrato il collega dell’Empoli Marcello Carli e ha raggiunto una base di accordo per Mario Rui: 3 milioni per il prestito e riscatto obbligatorio a 6. Accordo che la Roma formalizzerà solo se capirà che la pista Digne non sarà più percorribile. Il Psg non ha ancora preso una decisione sul francese: nel week end aveva mostrato un’apertura sul prestito con obbligo di riscatto, nelle ultime ore i segnali sono tornati discordanti. Bloccando Mario Rui, Sabatini ha di fatto mandato un messaggio a Parigi. Ora con Rüdiger gli toccherà spostarsi (anche) un po’ più a sud, destinazione Lourdes.