(di Keivan Karimi) – Un cruccio per la Roma ‘americana’, dal 2011 ad oggi, ancora irrisolto dopo anni di gestione Sabatini. Il reparto dei terzini per la squadra giallorossa non ha mai trovato la giusta stabilità, fin da quando vecchi titolari come Marco Cassetti o John Arne Riise hanno lasciato il club per avvenurarsi in nuovi lidi. Tanti calciatori provati sulle corsie laterali, poche certezze e troppe delusioni, dal flop di José Angel presentato come la nuova stella mancina della Spagna, fino ai dubbi sulla permanenza di Lucas Digne. Nel caos attuale, andiamo a fare chiarezza su ciò che potrà accadere in estate riguardo a questo intricato reparto.
Le poche conferme
Si riparte dal calciatore forse meno contento di giocare da terzino; Alessandro Florenzi è un adattato, ma è l’unico laterale sicuro di rimanere nella Roma del prossimo anno. Il classe ’91 giocherà l’Europeo da protagonista, probabilmente da centrocampista o esterno alto, ma il suo futuro nella capitale lo vedrà ancora difensore. Difficile che Spalletti lo sposti più avanti, se non in situazioni di emergenza pura. Un’altra conferma riguarda quasi certamente Emerson Palmieri, laterale mancino brasiliano che piace da matti al tecnico toscano. Un gol contro il Milan all’ultima di campionato, tanto spirito di sacrificio in allenamento. Verrà riscattato dal Santos per circa 2 milioni di euro.
I sicuri partenti
Chi lascerà a breve la Roma tra i terzini attuali è Maicon, brasiliano in scadenza di contratto. Un uomo di spessore e carattere, dal passato glorioso. Ma i giallorossi devono guardare avanti e non potranno contare sull’ex interista, ormai fisicamente incerto e senza una tenuta decente. Vassilis Torosidis, laterale greco anche lui non più giovanissimo, ha fatto le valigie da un pezzo. L’ultima presenza è datata 17 gennaio contro il Verona, dopo di che il nulla. Possibili ritorni in patria per entrambi.
Il cruccio Digne
Fa parlare molto di se’ Lucas Digne, laterale mancino classe ’93 in prestito dal PSG, con diritto di riscatto fissato a quasi 18 milioni. Troppi per la Roma che deve stare attenta al Fair Play Finanziario e alle multe dell’Uefa. Il calciatore ha convinto nella stagione appena conclusa e lui stesso ha dichiarato di voler restare in Italia, rifiutando persino il trasferimento a Siviglia. Si tratta, con Sabatini che spera nel rinnovo del prestito o in uno sconto fino a 11-12 milioni da parte degli sceicchi di Parigi. Possibile che la situazione possa sbrogliarsi anche dopo la fine dell’Europeo.
Van der Wiel e gli altri: quante idee dal mercato
Intanto la Roma lavora più o meno sotto traccia per rimpolpare il reparto, che tra partenze e mancate conferme (oltre al k.o. del giovane Nura) rischia di presentarsi ai nastri di partenza completamente smembrato. Tante le ipotesi di mercato in tal senso: la più ingombrante riguarda Gregory Van der Wiel, difensore esterno che si libera a costo zero dal PSG. I giallorossi sembrano aver trovato l’accordo con l’agente Mino Raiola, anche se spunta qualche perplessità sul carattere estroso dell’olandese. La Roma avrebbe bloccato da tempo anche Martin Caceres, ideale perché duttile e maturo, ma fermo per un grave infortunio che lo terrà fuori fino a settembre. Senza dimenticare il jolly Cristian Ansaldi, argentino 29enne appena riscattato dal Genoa e pupillo di Spalletti, ed il talentuoso Javier Manquillo, spagnolo ex Liverpool e Atletico.
Per la fascia sinistra invece, se Digne non dovesse restare in giallorosso, c’è in pole Mario Rui, portoghese dell’Empoli valutato non meno di 8 milioni, anche se la Roma può inserire un paio di contropartite tecniche per abbassare l’asticella. E poi tante altre opzioni fuoriuscite da radio mercato: Jetro Willems (PSV), Domenico Criscito (Zenit), Sead Kolasinac (Schalke), Alex Telles (Inter) e José Gayà (Valencia).
GGR