(S. Carina) – Il ritornello è sempre quello: «Spalletti vuole valutarlo in ritiro». Un refrain che ben si sposa quando un calciatore non ha offerte allettanti e gioco-forza è costretto a rimanere a Trigoria. E così diventa che «Lucio vuole valutare Iturbe», «Lucio vuole vedere da vicino Paredes», «Lucio vuole allenare Sanabria». In realtà se la Roma potesse li avrebbe ceduti già tutti e tre. Il problema è che per Iturbesono arrivate sinora soltanto offerte in prestito. E allora tanto vale attendere, fargli fare qualche giorno a Pinzolo, sperare in Spalletti perché poi si farebbe sempre in tempo ad accettare una delle proposte giunte a Trigoria. Sul centrocampista il discorso è diverso. Nonostante i miglioramenti palesati nell’Empoli di Giampaolo, Paredes non corrisponde all’identikit cercato dall’allenatore toscano. Anche nell’amichevole disputata contro l’Al Ahly, l’ex Boca ha evidenziato ancora diverse incertezze che non sono passate inosservate allo staff tecnico. Per questo motivo il discorso fatto alla società vien da sé: qualora arrivasse un’offerta ritenuta vantaggiosa, non c’è nessun veto alla cessione. A patto, però, che arrivi quanto prima il sostituto. Non è un caso quindi che la Roma sia vigile su Diawara che nonostante sia appetito da diversi club, rimane (per ora) al Bologna. Come se un club lo avesse bloccato… Per quanto riguarda Sanabria, invece, vere e proprie offerte di acquisto non sono arrivate. Il Rubin Kazan ha effettuato un sondaggio ma non è andato oltre. Aspettando una risposta dal Tottenham, l’unica proposta ufficiale è quella del Gijon che chiede il rinnovo del prestito (e a breve definirà con la stessa formula Ponce). Meta che il paraguaiano gradisce. Meno la Roma che vorrebbe monetizzare.
CASTAN VERSO LA SAMP – Fino al 30 giugno la parola d’ordine è dunque cessioni. E così è partito il rush finale per piazzare Iago Falque, Ljajic, Castan e Doumbia. Riuscisse il poker, la Roma tra ingaggi al lordo (17 milioni) e cartellini, risparmierebbe una trentina milioni (dei tre, solo il serbo sarebbe una cessione diretta: per gli altri prestiti onerosi). Proprio in quest’ottica a Trigoria attendono tre sì.Doumbia infatti deve trovare l’intesa col Basilea (che ha già l’ok della Roma: prestito di 2 milioni e diritto di riscatto a 7,5); la Sampdoria deve soddisfare le richieste economiche di Castan e Ljajicdomani vuole capire se il Torino riuscirà a garantirgli lo stipendio che percepiva all’Inter. Previsto un incontro tra l’entourage del serbo e il club granata: Sabatini incrocia le dita. Ultimate queste ultime operazioni (anche se non ne sono escluse altre: il Sunderland continua a insistere per Dzeko, Machinvicino al Sassuolo) finalmente la Roma dal 1 luglio muoverà qualche pedina in entrata. Si attendono l’ufficialità dell’acquisto di Mario Rui, il rinnovo del prestito di Szczesny, il via libera (dietro parere medico) per Caceres, la risposta di Zabaleta e almeno l’acquisto di un centrale. Di nomi ne sono usciti tanti ma a parziale giustificazione ci sono le parole del dg Baldissoni che ha rivelato come nella lista diSabatini compaiano almeno trenta difensori. Tra questi figurano certamente Vermaelen, dietro consiglio di Nainggolan, Musacchio e Nacho (anche se il no del Real alla cessione, gli ha fatto perdere qualche posizione).