(M. Ciccognani) Verratti e Marchisio mai partiti per la Francia, Candreva out da due partite, adesso De Rossi. È un’Italia incerottata, ma guai a dirlo ad Alessandro Florenzi, ieri in conferenza a CasaAzzurri insieme a Insigne e Immobile. «Chi lo pensa è un perdente – ammette il giallorosso – queste difficoltà non sono scusanti ma motivazioni. Abbiamo scalato una vetta importante battendo la Spagna campione in carica, ma ora c’è l’Everest. Ai tedeschi non invidio niente, però loro sono i campioni del mondo ed è normale che siano i favoriti. Le partite non si preparano pensando ai precedenti ma con tanto lavoro per cercare le poche lacune dei tedeschi». Squadra compatta e Florenzi ne fa un vanto: «Quando facciamo gol, vedi prima la panchina andare ad esultare col marcatore. Significa attaccamento alla maglia». E sul morale di De Rossi, Florenzi risponde con la solita ironia: «Mi sembra bene, stamattina si è alzato di buon umore e ha fatto pure colazione».
Insigne ammette che c’è un rituale prima di ogni partita, ma non lo svela: «Inutile insistere, resterà sempre un nostro segreto – spiega lo scugnizzo – noi siamo motivati perché per il mister siamo tutti titolari». La vittoria sulla Spagna ha fatto anche crescere la passione, e Insigne mostra tutto l’orgoglio possibile e immaginabile: «È bello, ma adesso è facile starci vicino e tifare per l’Italia. Io il nuovo Paolo Rossi? No, quello che conta è dare sempre il massimo. Tutto è importante per vincere, anche gli assist, senza invidie fra di noi».
Mario Gomez è convinto che la Germania diventerà anche campione d’Europa. Ciro Immobile non aspettava altro: «Sono molto motivati, ma sarà il campo a dimostrare chi è il più forte. Li abbiamo battuti talmente tante volte che adesso si stanno buttando avanti».
Sorrisi e ambizioni perché l’Italia di Conte è questa, sorniona ma anche pratica e con in testa un’idea meravigliosa. Tornare a Parigi.