(F. Balzani) – Non c’è clausola, non ci sono percentuali ma la paura di perdere pure Nainggolan (dopo la tumultuosa cessione di Pjanic) ha vinto e convinto la Roma a scendere a patti col belga. Da Trigoria si sono convinti ad alzare il contratto rinnovato fino al 2020 ed adeguato appena un anno e mezzo fa: si passerà da 3,2 milioni a 4,5 più bonus. Questo nonostante il monito di Sabatini di un mese fa: «Sconsiglio i giocatori a chiedere aumenti». Quel giorno il ds tirò fuori pure «la manovra a coda di gatto maculato». Poi però le cose sono cambiate: Rüdiger si è infortunato facendo saltare il passaggio al Chelsea, Dzeko non ha avuto offerte adeguate e (soprattutto) Pjanic è passato alla Juve scatenando la rabbia dei tifosi.Il bosniaco ieri sera è sbarcato a Torino (dove potrebbe seguirlo a breve l’amico Benatia) e stamattina sosterrà le visite mediche, alla Roma andranno 32 milioni. Radja, che con Mire aveva una sorta di patto, si è così allarmato e dal ritiro del Belgio ha mandato segnali chiari alla società. Da qui la decisione di aumentargli l’ingaggio e rassicurarlo telefonicamente su quello che sarà il mercato di luglio della Roma. Niente Chelsea quindi? È presto per dirlo, anche perché Conte continua a pressare Nainggolan che stasera affronterà proprio l’ex juventino in Italia-Belgio. «Vorrei giocasse con me il prossimo anno», ha detto ieri Hazard. Il Ninja si è preso qualche giorno per analizzare l’offerta e vorrebbe aspettare la fine dell’Europeo. La Roma dovrà rientrare di altri 20 milioni per i riscatti di Rüdiger e El Shaarawy. In questo caso però c’è tempo perché i due riscatti non andranno sul conto debiti e quindi non influiranno sul fair play di quest’anno, ma su quello del prossimo anno.A meno di altre cessioni quello di Digne salterà (già bloccato Mario Rui) e in caso sarà rinegoziato a luglio quando nella capitale potrebbe sbarcare Wijnaldum, il candidato numero uno per la sostituzione di Pjanic e sul quale la Roma sta stringendo in queste ore col benestare di Spalletti vista l’intromissione del Napoli. In stand by resta Vazquez così come van der Wiel che non convince Sabatini. Piace anche Duda del Legia Varsavia, ma come riserva. L’altro rinnovo ritenuto necessario da Pallotta, infine, è quello di Manolas che oggi guadagna meno di Castan e sul quale aleggia sempre lo United.