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LEGGO Totti per sempre

Totti
Totti

(F. Balzani) – Il Settimo sigillo, il più sofferto e forse per questo il più bello. Dopo mesi di tira e molla e veleni Francesco Totti e la Roma si sono detti ufficialmente sì per un’altra stagione, l’ultima da calciatore per il leggendario capitano che concluderà la carriera a 40 anni e 8 mesi diventando l’attaccante più longevo della storia della serie A (Piola si fermò a 40 anni e 4 mesi). «Ho realizzato un sogno e credo di essermelo meritato», le prime parole di Totti a Roma Tv pochi minuti dopo l’abbraccio con Pallotta allo studio Tonucci e la firma del suo 7° contratto (di 7 giugno, data di nascita del club secondo la proprietà Usa) fino al 2017 con ingaggio a 1,2 milioni più bonus.

Poi 6 anni da direttore tecnico a 600 mila euro, un ruolo che Totti ha fortemente voluto rinunciando a gran parte dei diritti d’immagine relativi a marketing ed eventi speciali per l’ultima del numero dieci.«Ho sempre sperato di chiudere la mia carriera con una sola maglia addosso – ha proseguitoTotti – Dopo aver parlato con il presidente sono ancora più convinto che potremo centrare grandi obiettivi. Mi ha garantito che farà una grande Roma, così avrò la possibilità di vincere il secondo scudetto. Vorrei chiudere così». Poi sul suo finale di stagione: «Non me l’aspettavo, ho fatto cose fuori dalla logica, ho contribuito al 3° posto. In 4′ o 7′ ho cambiato le partite, non pensavo di poterlo fare. Il ricordo più bello? I due gol col Torino». Ha gli occhi lucidi Francesco: «Non pensavo che mi avrebbero abbracciato tutti, quando ho rivisto le immagini mi sono veramente emozionato. Siamo un gruppo unito. Spalletti? Si era creato un distacco tra me e lui, io voglio mettere a tacere tutto. Ha rimesso in sesto una macchina già forte, ma anche noi siamo stati bravi a recepire i suoi insegnamenti. E mi aspetto che torni la Sud».

Sorride anche Pallotta: «Siamo onorati che possa giocare per un’altra stagione. Si è guadagnato il rinnovo e il suo ultimo anno spero segni l’inizio di un’epoca di successi. Lui è come Superman, col Torino si è strappato la giacca e ha risolto le cose». Un incontro consumato alle 15 sotto il sole caldo di Roma a due passi da Piazza del Popolo (e non a Miami come aveva ipotizzato Pallotta in mattinata).Qualche battuta, la firma, i sorrisi liberatori e un retroscena confidato da Francesco oggi in partenza per gli Usa: lo aveva cercato pure il Psg. Non ne ha voluto sapere Totti che alla Roma ha legato la sua vita come in una favola d’altri tempi celebrata ieri sera dai siti di mezzo mondo. Ma ieri è andato in scena un altro incontro: quello tra Pallotta e Sabatini. Il rapporto resta freddo e le posizioni di Pjanic (ieri rientrato di corsa a Roma da Ibiza e con la Juve sempre più in pressing) e Nainggolan (il Chelsea ha rilanciato a 35 milioni) continuano a restare in bilico. «Pallotta ha detto che li vuole tenere tutti? Fa bene, ha difeso i suoi giocatori. Io resto e tra me e lui è tutto ok», le uniche battute del ds che nel pomeriggio ha trovato l’accordo con l’Empoli per Mario Rui: prestito a 3 milioni con diritto di riscatto fissato a 6. Ma c’è anche la tegola Rüdiger. Brutto infortunio per il difensore tedesco che ha rimediato la rottura del legamento crociato anteriore: niente Europeo e stop di almeno 4 mesi che pregiudica il suo trasferimento al Chelsea.

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