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NAZIONALE Conte: “Contro il Belgio sarà dura. La storia si fa adesso”

Antonio Conte
Antonio Conte

Mentre l’Italia si stava preparando per gli Europei in Francia, UEFA.com ha incontrato Antonio Conte a Coverciano. Il Ct azzurro ha parlato delle ambizioni in vista del torneo, esaltando le doti di un gruppo “in crescita” e parlando degli obiettivi in vista di UEFA EURO 2016: giocare da squadra e flessibilità a livello tattico.

 

UEFA.com: Quale aspetto le è piaciuto di più delle qualificazioni e quanto siete cresciuti dalla fine delle qualificazioni fino a ora?

Antonio Conte: Credo che quello dell’Italia sia stato un percorso di crescita. E lo dico anche per quanto riguarda le qualificazioni stesse, quando siamo partiti dietro alla Crozia per poi vincere il girone. Anche guardando alle due sfide con la stessa Croazia: abbiamo sofferto molto nella prima pareggiata in casa, mentre nella seconda in casa loro abbiamo pareggiato ma meritavamo di vincere. Si può affermare che c’è stata una crescita e speriamo cha questo percorso continui durante gli Europei.

UEFA.com: Ha sempre cercato di proporre un calcio propositivo. E’ cambiato un po’ il discorso dopo gli infortuni di [Claudio] Marchisio e [Marco] Verratti che l’hanno privata di due pedine fondamentali a centrocampo?

Conte: La nostra intenzione di giocare un calcio propositivo non cambia nonostante gli infortuni, anche se si tratta di giocatori importanti come Marco Verratti e Claudio Marchisio, due giocatori con grande esperienza a livello internazionale. Cerchiamo di colmare queste assenze con un grandissimo, quasi ossessivo, sforzo per lavorare bene da squadra.

UEFA.com: Inizierete il torneo contro un Belgio fortissimo sia sul piano tecnico che fisico. Che tipo di test rappresenta per voi?

Conte: Di sicuro si tratta di una grande sfida. Lo abbiamo già affrontato in amichevole e devo dire che abbiamo giocato bene anche se abbiamo perso 3-1 in trasferta. Di sicuro sarà dura, ma forse è meglio iniziare il torneo contro una squadra così forte, per stare subito sul pezzo.

UEFA.com: Quanto è importante per voi la sicurezza difensiva data da [Giorgio] Chiellini, [Andrea] Barzagli e [Leonardo] Bonucci?

Conte: Di sicuro è un vantaggio poter contare su tre o quattro giocatori della Juventus che hanno giocato insieme in difesa per tanto tempo. Ci offre una base solida da cui cercare di costruire qualcosa di importante. Come ho detto prima, io vorrei sempre giocare un calcio propositivo, ma ciò che conta di più è l’equilibrio in tutti i settori del campo.

UEFA.com: Tutti sembrano sempre pronti a dare tutto per lei. Come si costruisce un rapporto così con i giocatori?

Conte: Credo abbia a che fare con la credibilità che si ha – specialmente quando si parla di un allenatore – sia a livello umano che di conoscenze calcistiche. E’ importante essere credibili quando si parla ai giocatori e quando si prendono certe decisioni. Il lavoro che facciamo in allenamento si riflette sulle partite, e questa è una cosa davvero importante perché ti porta credibilità, specialmente quando riesci a dare buoni suggerimenti ai giocatori da sfruttare poi in campo. Loro poi sono straordinari perché danno davvero tutto e credono fermamente in quello che stanno facendo.

UEFA.com: L’Italia resta una superpotenza del calcio euopeoo. Può essere un vantaggio a livello psicologico soprattutto contro Svezia e Irlanda?

Conte: La storia può avere effetti positivi o negativi. E’ bello leggere del passato, ma la storia si fa adesso, nel presente. Non si deve guardare troppo ai titoli vinti in passato. Dobbiamo essere realisti e pensare che quello che costruiremo arriverà da quello che stiamo facendo adesso, non da quello che si è fatto tanti anni fa.

UEFA.com : Il 3-5-2 è il modulo migliore per i giocatori a disposizione adesso?

Conte: Questa squadra ha lavorato e sta lavorando su tanti moduli. Ovviamente non è sempre facile passare da un modulo all’altro. Ma questa squadra è come una spugna: assorbe tanto, ogni giocatore lo fa al meglio. Stiamo lavorando molto sulla flessibilità a livello tattico, per riuscire a cambiare anche all’interno di una stessa partita.

Fonte: Uefa.com

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