(F. Ferrazza) – Forse troppo definirlo un vertice di mercato, meglio etichettarlo come un pranzo di lavoro per fare il punto della situazione prima di qualche giorno di vacanza. Spalletti e Sabatini, in una Trigoria semi-deserta, hanno fissato i punti fondamentali dell’estate romanista, per un mercato che sta per entrare nel vivo e il tecnico vorrebbe in larga parte concluso già per il ritiro di Pinzolo. Almeno nei tratti principali, almeno per quanto riguarda le cessioni. La preparazione estiva è quanto mai decisiva in vista dei preliminari Champions di metà agosto, per questo il pressing di Luciano. Entro fine giugno, dovrà esser definita la questione Pjanic. Chiarezza e rapidità, chiede il mister toscano, con Sabatini che, al momento, non sembra intenzionato a smuoversi dall’idea che chi volesse il bosniaco dovrebbe pagare i 38 milioni della clausola. Nell’incontro si è poi valutato l’organico al momento a disposizione del tecnico, che anche oggi farà un salto a Trigoria prima di concedersi qualche giorno di vacanza. Spalletti ha parlato con il diesse dei giocatori che rientreranno a Trigoria, su tutti Iturbe, che, molto probabilmente, verrà portato in ritiro per capire se la cura dell’allenatore toscano riuscirà a rigenerarlo, facendo tornare un giocatore vero. Verrà valutato anche Paredes, mentre per Ljajic e Doumbia già si sta cercando una sistemazione. Per il momento non si muove Dzeko, alle prese con l’infortunio al ginocchio. E guai seri al ginocchio li ha il promettente terzino della Primavera, Nura. Stop di sei mesi, per il nigeriano, operato ieri al legamento crociato destro.
Intanto il sostanzioso dossier dello stadio consegnato in Comune continua a entusiasmare la dirigenza romanista. Ieri Baldissoni è tornato sull’argomento. «Siamo arrivati all’ultima salita del processo di autorizzazione, è un investimento da 1,6 miliardi di euro. Si parla di “eco- mostro”, noi ci aspettiamo solo l’eco mostruosa dei nostri tifosi”.