Queste le parole di Diego Perotti in conferenza stampa al termine dell’allenamento mattutino:
Che ti ha detto il mister?
“Posso conoscere meglio quello che vuole, non mi ha detto niente di particolare. Ho giocato solo una partita, giocando nel ruolo che ho fatto per tanti anni. Non so ancora se giocherò come la scorsa stagione o giocare esterno. Sono a disposizione”.
Sei entrato nel cuore dei tifosi. Ti senti un leader di questa squadra?
“A me piace giocare e sentirmi importante, sopratutto aiutare. Sono venuto qua per aiutare la squadra. Ho giocato subito e non me lo aspettavo. Per diventare idolo e leader manca tanto. Per diventarlo devo giocare di più”.
Che ruolo può recitare questa Roma?
“Le mie aspettative personali, dopo quello che abbiamo fatto la scorsa stagione, è lottare per lo scudetto. Sono in una squadra che può farlo e lottare con Juve, Inter e Juve. Ho tantissima fiducia nei miei compagni e per quello che abbiamo fatto possiamo lottare fino alla fine”.
Un giudizio su Strootman?
“Mi avevano chiesto già chi mi aveva stupito e ho dett subito Kevin. Vederlo allenare come se non avesse avuto niente è stato una sorpresa per me. E’ arrivato come se non avesse avuto vacanze o si è allenato tantissimo. E’ fondamentlae per noi, un leader, parla con tutti”.
Spalletti?
“Ogni allenatore è diverso, ognuno ha la sua maniera di lavorare in campo e fisicamente. Mi sento bene, mi piace come ci alleniamo, lo stiamo facendo bene con lo staff. Stiamo facendo un bel ritiro, dobbiamo ancora andare in America ma arriveremo bene sotto l’aspetto tattico e fisico”.
Puoi far dimenticare Pjanic?
“Il suo ruolo non l’ho fatto quasi mai, l’unica cosa che voglio però è giocare e aiutare, se il mister pensa che io possa farlo lo farò senza problema. Ma non è il mio ruolo, però se è per aiutare sono pronto”.
Com’è il rapporto con Iturbe?
“Non lo conoscevo, anche con Paredes siamo stati aDubai e l’ho conosciuto lì. Mi piace tantissimo, ha velocità, tiro e forza. Purtroppo non decido io ma per me sarebbe un giocatore che può aiutare tantissimo, non si trovano giocatori con queste caratteristiche”.
Hai giocato sempre in stadi caldi, quello della Roma non lo è ultimamente…
“Vorrei conoscere l’Olimpico con tutti i tifosi. Ho giocato sempre in stadi pieni con i tifosi, spero che quest’anno si risolva quello che è successo per stare insieme. Per noi è un aiuto sentire i tifosi che cantando dandoti quello che manca. Alla fine della partita quando non hai quell’energia, spero di trovare un Olimpico pieno”.
Qualche ragazzo che ti ha colpito? Un giudizio sull’abbandono di Messi dalla nazionale?
“Me lo aspettavo: hanno parlato tante volte male senza senso e hanno ammazzato il migliore giocatore argentino, il più forte. Ogni partita che si perde è sempre colpa sua e secondo me ha fatto una cosa giusta. Penso che tornerà, come calciatore e tifoso spero non sia una decisione definitiva e che dopo un po’ di vacanza cambi idea. Dei ragazzi quasi tutti mi sono piaciuti, De Santis quello che mi è piaciuto di più”.
Pjanic ha detto: “Ho capito perché si vince alla Juve”. Avete parlato di queste dichiarazioni?
“Ho letto ma non ho sentito lui, non so se intendeva questo. Se lo ha detto è il suo pensiero, non voglio fare polemiche”.
Cosa cambia per te giocare senza Pjanic? Spalletti ti ha chiesto qualcosa di particolare?
“Pjanic era un grande calciatore, inventava e poteva sbloccare una partita con una giocata. Non averlo più è una perdita importante ma vogliamo continuare, il calcio è così, nessuno è indispensabile .Il mister non mi ha detto niente, ma sono a disposizone”.
L’anno scorso hai trovato spesso la porta: quanto ti ha aiutato Spalletti?
“Ho sempre detto che mi mancava fare più gol, devo migliorare in questo e lavoro sempre con l’intento di arrivare in porta. Magari preferisco l’assist però devo trovare di più la porta, calciare di più e mi aspetto di segnare di più”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it