«Ora capisco perché negli ultimi anni era sempre difficile stare davanti ai bianconeri. C’è molta differenza tra dove mi trovavo in passato e dove mi trovo oggi, qui il lavoro è più duro», ha detto ieri Miralem Pjanic. L’occasione è stata la presentazione ufficiale a un mese di distanza da uno dei colpi più discussi dell’estate. «Fin dal primo giorno ho ricevuto messaggi dalla squadra, da gente vincente e grandi uomini. Mi hanno fatto capire che sono contenti del mio arrivo e che sono un vero gruppo».
A Roma ieri è fischiato più di un orecchio, ma cinque anni di raffinatezze a centrocampo hanno lasciato traccia: «Prima di firmare ho chiamato Spalletti e mandato sms a Totti e De Rossi per ringraziarli. Erano tutti dispiaciuti, ma mi hanno fatto l’in bocca al lupo. La carriera di un calciatore è breve e questa è stata la mia scelta. Roma non la scorderò mai, anzi il messaggio ricevuto da Totti mi ha toccato». Certo, meglio sgombrare il campo subito: sarà pure «contento» di rimettere piede all’Olimpico, ma sa bene che non pioveranno fiori. «Sarà una partita un po’ diversa dopo 5 anni bellissimi. Ci saranno fischi, ne sono consapevole, ma oggi sono contento così».
Poi c’è quella solita parola: «Sono qui per vincere e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta per riuscirci. La Juve è sempre stata interessata a me e non c’è posto migliore per fare un passo avanti in carriera. E vincere». Infine una battuta sulla campagna acquisti: «Benatia lo sento ogni giorno da anni, anche quando è andato via siamo rimasti veri amici».