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GAZZETTA GIALLOROSSA Ziyech, ecco il vice Pjanic con l’ombra della Coppa d’Africa (VIDEO)

OLDENZAAL, NETHERLANDS - JULY 27: (L-R) Hakim Ziyech of Enschede challenges Sam McQueen of Southampton during the friendly match between Twente Enschede and FC Southampton at Q20 Stadium on July 27, 2016 in Oldenzaal, Netherlands. (Photo by Christof Koepsel/Getty Images)

(D. Marchetti) –  Poco più di due settimane e la Roma affronterà la gara d’andata dei preliminari di Champions League. Appuntamento fondamentale per le casse del club e per il proseguo della stagione. Spalletti sta aspettando con ansia il completamento della rosa, in particolare attende un centrale difensivo, un terzino e un vice Pjanic visto che Gerson non sembra essere subito pronto all’uso. In questi giorni si è fatto più volte il nome di Hakim Ziyech, talento classe ’93 del Twente, per il quale Sabatini avrebbe fatto una prima offerta di 8 milioni, al momento rifiutata dalla società olandese. Il ds giallorosso, però, sarebbe pronto a un nuovo assalto e garantirebbe, oltre a una somma cash, anche il prestito di Ismail H’Maidat.

CLASSE CRISTALLINA –  Di Ziyech in Olanda se ne parla un gran bene. Cresciuto nelle giovanili dell’Heerenveen, come mentore ha avuto un certo Marco Van Basten che nel giorno del trasferimento di Hakim al Twente disse: “Giocatore di immense qualità, sarà impossibile da trattenere nel nostro calcio”. L’ex stella del Milan ci vide bene, tanto che negli ultimi due campionati il fantasista marocchino ha messo a segno 28 gol e 27 assist, numeri da capogiro che gli sono valsi il soprannome di “Geniet”. L’ultima stagione è stata quella della consacrazione: 33 presenze, 17 reti e 15 passaggi vincenti. In Italia è stato venduto come il sostituto di Iturbe e il vice di Salah (a gennaio impegnato con la Coppa d’Africa), ma il campo dice altro. Delle 139 gare fin qui disputate, ben 100 sono state giocate da trequartista centrale con un rendimento niente male (42 gol e 35 assist). Insomma a destra, visto il suo sinistro magico, ci può giocare, ma è subito dietro la punta che tira fuori il meglio di sé. Inoltre non stanno passando inosservate le sue punizioni. Traiettorie arcuate e quasi sempre micidiali che, aggiunte a una visione di gioco spiccata e una dote naturale nell’ultimo passaggio, lo renderebbero l’erede perfetto di Miralem Pjanic.

OSTACOLI – Come Salah anche Ziyech a gennaio potrebbe essere convocato con il suo Marocco per la Coppa d’Africa. Nonostante sia nato in Olanda e abbia fatto tutto il percorso giovanile con la selezione “Orange”, ha rifiutato la prima squadra scegliendo di vestire la maglia del paese d’origine dei suoi genitori. Un gesto d’amore che, qualora dovesse essere acquistato dalla Roma, creerebbe non pochi guai a Spalletti. Anche per questo Florenzi, in tournée, sta venendo provato come esterno alto a destra diventando di fatto il sostituto dell’ala egiziana ed eliminando i problemi che creerebbe la doppia assenza giallorossa. Così facendo Gerson potrebbe sfruttare il periodo fino a Natale per capire il calcio italiano ed essere pronto a subentrare dopo le feste nel caso di chiamata in Nazionale del talento ex Heerenveen. La convocazione per la Coppa d’Africa, però, non è l’unico ostacolo che a Trigoria potrebbero incontrare in caso d’acquisto. Hakim è conosciuto anche per il suo carattere non proprio semplice che a gennaio gli è costato la revoca della fascia da capitano. Il Twente navigava in pessime acque. Il rischio retrocessione e di fallimento era alto e in un’intervista prima attaccò la gestione del club da parte della dirigenza e poi non si professò entusiasta di lavorare con il nuovo allenatore, Renè Hake. Lo stesso mister che neanche qualche giorno fa ha dichiarato: “A chi mi chiede se tra una settimana giocherà (6 agosto esordio con il De Haag) rispondo di sì. Il futuro sarà diverso”. Parole che suonano come un addio programmato. Se il futuro di cui parla Renè sarà alla Roma è ancora presto per dirlo, ma difficilmente Sabatini si lascerà scappare un talento simile.

 

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