(A. Serafini) – Costretti ad aspettare, in cerca dell’occasione giusta. Non è stato mai un mistero per Walter Sabatini, non lo è più anche per Luciano Spalletti, in attesa di novità sul mercato ad un passo dalla partenza per la seconda parte della preparazione estiva negli Stati Uniti. Uno scenario che è stato pubblicamente svelato in più di un’occasione dal tecnico, ma che ovviamente è destinato ad improvvisi colpi di scena. Mentre la squadra volerà a Boston, il diesse proseguirà nella capitale il lavoro sulle trattative rimaste in stand by o prossime alla definizione. In un senso o nell’altro.
Dopo un’ultima fase in cui le parti si sono avvicinate ulteriormente, manca ancora l’accordo con l’Arsenal per Szczesny, intenzionato a prolungare per un altro anno la propria avventura nella capitale, ma ansioso di definire quanto prima la vicenda. Per questo a Trigoria il portiere polacco continua ad essere ritenuta una prima scelta per completare il reparto, il nome in cima alla lista dei preferiti del tecnico. L’ennesimo ritardo che non gli permetterà però di salire sull’aereo diretto negli Stati Uniti, ha obbligato però i giallorossi a considerare un piano alternativo. Se il club inglese non abbasserà le pretese sulla cifra del diritto di riscatto e sul bonus iniziale per la concessione del prestito, allora Sabatini cambierà obiettivo. Una sorta di piano B, che negli ultimi tempi il diesse ha portato avanti richiedendo nuove informazioni. Con particolare interesse sono state monitorate le piste Diego Lopez e Sirigu, entrambi in rotta con Milan e PSG e pronti a cambiare destinazione. Mentre il portiere italiano sembra però intenzionato a cambiare aria soltanto di fronte alla sicurezza di una maglia da titolare (che la Roma con Alisson non può certo garantirgli), lo spagnolo accetterebbe volentieri anche un ruolo differente, a 34 anni compiuti e con la possibilità di mettersi ancora in gioco. In caso, gli ostacoli da superare si concentrerebbero sull’alto ingaggio del ragazzo (superiore ai 2 milioni netti a stagione) e alla concorrenza del Chelsea, che cerca un vice Courtois.
Ore di attesa anche sul fronte Nacho, bloccato dal Real Madrid e dalla poca fretta che tutte le parti in causa sembrano continuare ad avere (Sabatini escluso ovviamente) per la conclusione dell’operazione. La Roma è disposta a prorogare i termini, senza però superare limiti temporali eccessivi. D’altronde di fronte al via libera, basterebbero poche ore di volo al giocatore per raggiungere la truppa giallorossa negli States. Occorrerà inevitabilmente più tempo per l’assalto finale a Diawara, pronto a raggiungere la capitale soltanto la definizione dell’affare Paredes. Le richieste per l’argentino non mancano, ma finora soltanto lo Zenit si è avvicinato alla richiesta romanista superiore ai 15 milioni. Rimangono sul mercato Torosidis e Vainqueur, ma almeno in questo la Roma non ha fretta.