(F. Balzani) – Diawara, Badelj o Paredes. Il casting per il regista del nuovo film romanista di Spalletti è aperto da tempo ma non ha ancora un vincitore a oltre un mese dalle partenze di Pjanic e Keita. Fosse per il tecnico la scelta ricadrebbe sul croato della Fiorentina, ma i rapporti tra i due club e il budget limitato della produzione complicano le cose nonostante la voglia di Badelj di cambiare aria. Meno intricata la via che porta a Diawara per il quale sia Spalletti sia Sabatini tengono a puntualizzare la correttezza della Roma nel non contattare il giocatore nel bel mezzo della diatriba tra il guineano e il Bologna. Il centrocampista, classe ’97 e sul quale si sono mosse nell’ombra Valencia, Juve e Napoli, ha tempo fino alle 23 di oggi per raggiungere la squadra in ritiro altrimenti scatterà la causa legale con richiesta danni.
Ma il destino di Diawara è segnato e la Roma spera di ricevere un premio per la mancata intrusione. Proprio oggi, infatti, è in programma un nuovo incontro tra Fenucci e Sabatini che si trova da ieri a Milano con Baldissoni. Il Bologna chiede 15 milioni, la Roma ne offre 10 più il prestito di Sadiq. C’è ottimismo. Ma basterà il 19enne ribelle Diawara, con un solo anno di A alle spalle, per completare la regìa? Ci sarebbe anche Paredes, ma Spalletti dopo la gara col Terek ha fatto capire che l’argentino è sacrificabile (ritirando fuori la metafora del gatto maculato) se la sua cessione dovesse portare a giocatori più graditi. E qui rispunta fuori Badelj o addirittura Borja Valero anche se in questo caso i discorsi si fanno ancora più complicati. Per Paredes si attende l’offerta giusta (almeno 15 milioni). Su di lui ci sono Zenit, Milan e Schalke. Altri soldi potrebbero arrivare dalla cessione di Vainqueur in Francia, e anche in questo caso la Roma ha pronto il sostituto: Rudy dell’Hoffenheim che vanta pure 11 presenze con la Germania.