(F. Balzani) – Spalletti non ci sta a varare il last travel del capitano. «Questo non è il suo ultimo anno. Siete voi giornalisti a volerlo far smettere. Mi avete fatto un c… così ma io l’ho saputo gestire. Io ho sempre detto che deve smettere quando gli pare». Spalletti vuole le mani libere e legge gli appunti che aveva preparato per sciogliere un paio di nodi. Il primo: la responsabilità di far fare o meno a Totti l’ultimo derby, l’ultimo Roma-Juve e così via. Il contratto già firmato da dirigente? Il comunicato del club? Le telecamere di Roma Tv pronte a riprendere la stagione del capitano per farne un film? Affari di Pallotta. Il secondo nodo: sottolineare che del folto team di collaboratori lui ne ha scelti solo tre e sono Domenichini, Baldini e Pane. Il non ultimo anno di Totti e il non ultimo anno di Spalletti (in scadenza a giugno 2017) comincia così. Dalla fine.