Simpatica iniziativa sul profilo Facebook della Roma, dove Daniele De Rossi viene intervistato da un cronista d’eccezione, il compagno di squadra Alessandro Florenzi in quel di Boston:
Chi era il tuo giocatore preferito?
“Quando ero piccolo piccolo mi piaceva Rudi Voeller, era il mio idolo assoluto. C’è una mia foto che gira con una mia maglietta giallorossa su cui avevo fatto stampare il numero 9”.
Roy Keane è uno dei tuoi idoli. In un contrasto tra te e lui?
“Chi uscirebbe vivo…Per carriera tra me e lui scelgo sempre lui”.
Hai segnato un gol bello come il mio al Barcellona?
“No, direi di no. Ho segnato gol belli e diversi ma un gol da così lontano mai”.
Il tuo più bello con la Roma?
“Purtroppo quello che ho segnato a Manchester. Poi 3-4 tiri da lontano”.
Il primo incontro con Totti?
“Neanche mi avvicinai e non ci parlai, ovviamente già lo vedevo a Trigoria. Il primo incontro fu in allenamento, c’era lui e Batistuta, mi trovai a disagio per quello che rappresentavano”.
Perché non hai un profilo social?
“Ce ne sono troppi fake e ne vorrei aprire uno. Chi lo sa…Non sono uno a cui piace interagire con stampa, media e social. Potrei farlo a breve”.
Il più forte a calcio-tennis e il più scarso?
“Il più forte io, in coppia direi io e Florenzi. Il più scarso direi Francesco vista la prestazione di oggi”.
Qual’è l’aspetto del mio carattere che ti fa arrabbiare?
“Urli sempre, anche la mattina quando siamo assonnati sei un cannone. Ma sei un bravo ragazzo”.
Che ricordo hai dell’ultimo scudetto?
“Fu un viaggio lungo un anno, varie partite, varie trasferte. Qualche partita la ricordo vivamente. Quel Roma-Parma ero con due miei amici e fu una giornata che ancora adesso ricordo chiaramente nonostante sono passati tanti, troppi anni. Però gran bella giornata, eravamo tutti amici di tutti anche di gente che non conoscevi. Noi abbiamo preso un passaggio da uno che era scappato da un battesimo o da una comunione e ci ha portato fino a Circo Massimo, perché stavamo tornando a piedi dallo stadio”.
Il tuo tatuaggio preferito?
“Quello fatto per Gaia è il primo, poi quello per Sarah. Anche il triangolo sul polpaccio è piaciuto molto”.
L’esperienza dell’ultimo Europeo?
“Ho ancora il magone, un’esperienza che mi ha arricchito di più, tu lo sai bene. Amicizia forte con ognuno dei nostri compagni, partivamo sfavoriti ma davamo qualcosa in più. Mi dispiace per non aver dato una mano contro la Germania”.
Cosa sei disposto a fare per vedermi con la barba come la tua?
“Me la risparmierei sta cosa…Tu potresti fare un fioretto come feci io nel 2009. Finché non vinciamo non te la tagli”.
Fonte: asroma.com