Il decano del campionato e uno dei più giovani: Roberto Colombo e Nicolò Barella hanno incontrato la stampa nel Cagliari 1920 Store nel Largo Carlo Felice.
“Non mi pongo obiettivi, vivo il momento – ha detto Roberto – Ho vissuto l’esperienza di vincere un campionato, per un giocatore è sempre una grande soddisfazione. Quando si torna in Serie A ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alla nuova categoria. È un momento che vivono tutte le squadre, un percorso nel quale ogni partita deve insegnarci qualcosa. A Genova ad esempio ci siamo resi conto che in Serie A paghi qualsiasi sbavatura e puoi perdere una gara nel giro di due minuti. Conosco una sola ricetta ed è quella del lavoro, dell’esercizio quotidiano. I giovani? È un prestigio per la Società averne di buoni, penso che oggi gli allenatori non guardino più all’età: gioca chi è pronto, a prescindere da quanti anni abbia. Il modulo? Secondo me quel che conta sono l’atteggiamento e la mentalità”.
Nicolò a Genova non c’era per squalifica, sarà a disposizione per la gara contro la Roma. “Se quel tiro di Giannetti fosse andata dentro, avremmo fatto altri discorsi. Non credo ad una Roma depressa per l’eliminazione in Coppa. I giallorossi arriveranno decisi a vincere, ma anche noi saremo pronti a dare il massimo. L’ultimo anno è stato importante, il Como e l’Europeo Under 19 sono esperienze che mi sono servite per crescere. L’avventura agli Europei? Mi ha fatto capire le cose del calcio. La Francia era più smaliziata, aveva in squadra giovani che sapevano cosa fare e come farlo nei momenti giusti. Adesso però anche in Italia si sta puntando sui ragazzi, il Cagliari è un esempio, oltre a me ci sono pure Murru e Deiola. Il mio ruolo in campo? Nell’Under 19 ho fatto il mediano, qui l’anno scorso il trequartista, a Como un po’ la mezzala un po’ il trequartista: per me non fa differenza, gioco dove chiede l’allenatore”.
Fonte: cagliaricalcio.com