E’ l’ultimo colpo di mercato della Roma in questo mercato estivo ancora non del tutto chiuso; Bruno Peres, acquistato dal Torino, si presenta oggi intorno alle ore 18,20 con la classica conferenza stampa presso il centro sportivo di Trigoria.
Peres sta tardando per ‘colpa’ di Luciano Spalletti che lo ha trattenuto in campo dopo l’allenamento per un focus personalizzato.
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Parla Mauro Baldissoni: “Presentiamo un giocatore che la Roma ha seguito per diverso tempo, già da prima che venisse in Italia avevamo parlato ai suoi agenti, all’epoca non fu possibile. Questo momento corona un corteggiamento tra noi e Bruno. Ha giocato 68 partite con il Torino e segnato 7 gol, un calciatore capace di essere decisivo in fase offensiva, ha percentuali e numeri decisivi in gol e assist. Siamo felici di presentare Bruno da Silva Peres“.
Primo allenamento con i compagni, che impressioni hai avuto? Cosa ti ha detto il mister?
“I compagni mi hanno abbracciato, mi hanno subito accolto bene. La Roma è una grande squadra, ho parlato col mister della tattica, per me non è un problema giocare a 4 o 5, l’importante è migliorare e lavorare“.
Molte squadre interessate a te, perché hai scelto la Roma?
“Non so se erano vere o meno certe voci, in vacanza non sapevo nulla mentre la gente ne parlava. Quando mi hanno detto che ero della Roma sono rimasto contentissimo, una squadra grande, possiamo vincere lo Scudetto e giocare la Champions“.
Ventura ha dato una mano alla Roma per il tuo acquisto?
“Credo che ha avuto una parolina in più per me, mi ha aiutato molto, ha parlato bene di me“.
A Baldissoni: nervosismo dei tifosi sul controllo video e sul problema parcheggi. La società sta facendo qualcosa?
“Sapete che lo stadio Olimpico è stato oggetto di misure di sicurezze necessarie per chi lo gestisce. Ci stiamo dando da fare per il meglio dei nostri tifosi. C’è stato un grande equivoco, non cambia assolutamente nulla per l’accesso allo stadio, le telecamere ai tornelli ci sono da 2 anni in tutti gli stadi. E’ un software in più a livello investigativo per il Ministero degli Interni. Non si vuole peggiorare l’accesso allo stadio. La Questura ci ha spiegato poi che è importante tenere sgombre le aree di accesso, non verrà consentito il parcheggio al centro della strada o in seconda fila, per motivi di salvaguardia e sicurezza in un contesto particolare. I servizi pubblici verranno potenziati, non si vuole incidere sulla tifoseria, faremo il possibile per la normale fruizione di un evento di gioia, come i numerosi eventi che abbiamo creato per tutti, per i bambini. Non c’è associazione tra tifoso e criminale o tifoso e sicurezza, il tifoso è solo chi va a vedere la partita. La sicurezza riguarda solo le minacce o chi commette reati, un concetto imprescindibile e non retrocediamo dai discorsi con le forze di sicurezzea. Stiamo lavorando per una soluzione che preveda l’eliminazione di ogni barriera“.
La Juventus è stata tua rivale a Torino. Avrete possibilità di darle fastidio?
“Sono sicuro che saranno sempre miei rivali, sia al Toro che qui a Roma. Abbiamo una squadra fortissimi, tanti grandi calciatori, possiamo fare un anno diverso. Si può lavorare per vincere lo scudetto. Basta vedere la Juve vincere, non ce la faccio più. Quest’anno lo scudetto deve essere nostro, possiamo fare bene“.
Puoi giocare anche a sinistra al posto di Mario Rui?
“Non sapevo niente della trattativa, poi ho trovato 50mila chiamate perse del mio agente che mi diceva di andare a Roma per firmare. Siamo riusciti a chiudere e speriamo di fare bene. A Torino ho giocato a sinistra, per me è lo stesso“.
A Baldissoni: Spalletti ha fatto capire che Paredes potrebbe partire, è così?
“No, non ha chiesto di partire, il mister ricordava come volesse più spazio e bisognerà vedere. E’ un giocatore della Roma, non partirà“.
Peres, puoi giocare contro l’Udinese?
“Sto bene, dipende dal mister, ho già giocato con il Torino una partita”.
A Baldissoni: cosa è successo tra Castan e la Sampdoria?
“Non credo sia successo nulla di grave. Il Torino è sempre stato interessato a Castan, è una valutazione che ha fatto il difensore e che noi appoggeremo“.
Bruno, cosa hai pensato quando sei stato acquistato dalla Roma? Perché il numero 13 di Maicon?
“Ho dormito calciatore del Toro e mi sono svegliato della Roma, sono stato contentissimo per questa notizia. La 13 non solo per Maicon che è un idolo. Volevo la 33 ma ce l’ha il mio amico Emerson, ma l’importante è ciò che farò in campo“.
A Roma ha giocato anche Cafu, senti la responsabilità di raccogliere questa eredità?
“Per me è un piacere essere qui anche per il ricordo di Cafu e Maicon. Voglio fare come loro due che hanno fatto molto bene qui“.
Puoi giocare meglio in un 3-5-2?
“Ho giocato tanti ruoli, in difesa a 4, a 5 e a 3. Posso giocare in tanti modi, per me non sarà un problema“.
Redazione Gazzettagiallorossa.it