(M.Sconcerti) – Forse c’è qualcosa di nuovo che si muove sul fondo del nostro calcio migliore. Qualche ombra di velocità diversa. Il primo tempo della Juve e il secondo della Roma sono stati fuori standard, con un possesso palla rapido da noi abbastanza dimenticato. Il problema della velocità di gioco è un problema di qualità. Per giocare di prima, e correre, bisogna saper gestire il pallone, la cosa più difficile. Juventus e Roma hanno questa qualità. Nessuna delle due è troppo orizzontale, la velocità annulla la larghezza. Si cerca la profondità con gesti rapidi. Non è una novità da poco. Spalletti la cerca da più tempo, Allegri continua semplicemente a cercare il suo modo migliore di vincere. Però è stato e resta questo il nostro handicap rispetto alle scuole migliori, soprattutto a livello di club. Più nel dettaglio, la Juve è stata più forte dell’avversario proprio quando lo ha disorientato con profondità improvvise. Una squadra perfino più attenta di un anno fa, meno tecnica dove comincia il gioco, ma davvero con tanti uomini capaci di prendere il risultato. Higuain non aveva mai segnato alla prima giornata, stavolta ci ha messo 8 minuti subentrando aMandzukic e ricominciando a vincere la partita.
La Roma ha una qualità simile alla Juve ma non la stessa avarizia, quel saper dare importanza anche ai particolari sporchi di una partita. Vedremo oggi le altre, penso all’Inter, al Napoli, al Milan, ma è già evidente che Juve e Roma sono squadre da primato. Restano ora da definire gli avversari. Dopo tanto tempo chi vorrà batterle dovrà correre più di loro, pressare e pensare di più. Credo sia un cenno di salto di qualità che già si era mostrato nel finale della stagione scorsa ed era stato ribadito per molti tratti del nostro Europeo. Resta forse il terreno preferito anche da Sarri, che oggi vede però Higuain far gol da altre parti. Questo cambio di passo è anche merito della centralità della Champions. Giocando per l’Europa, devi giocare all’europea. Questo avrà una vecchia controindicazione sul gioco delle altre, si chiuderanno ancora un po’ di più, divideranno il campionato in partite impossibili e altre comuni. Si va verso un più spettacolare dominio delle migliori. Juve e Roma sono certamente tra queste. Capiremo un po’ oggi dentro quale griglia.
Fonte: Corriere della Sera