4-3-3 nuovo e abitudini vecchie: questo in sintesi il nuovo Porto di Nuno Espirito Santo. Il modulo dei portoghesi si plasmerà in questa stagione su alcuni nuovi acquisti come Alex Telles, in una difesa completata da Layun, Felipe e Maxi Pereira. A centrocampo i ‘soliti’ leader Herrrera, Andrè e Danilo che, assieme agli eclettici esterni d’attacco Corona ed Ottavio, andranno ad elaborare il punto di forza e marchio di fabbrica dei dragoni: le rapidissime transizioni offensive.
Punto debole – scrive la Gazzetta dello Sport – della squadra sono i lenti e macchinosi centrali, in difficoltà quando la linea si alza e aumentano i metri di campo alle loro spalle.
L’attacco, che si andrà a completare con Andrè Silva, non prevede più le stelle della passata stagione Brahimi ed Aboubakar, fuori dai piani tecnici dell’allenatore. Occhio anche ad Otavio, centrocampista offensivo messosi in luce con 5 gol nel corso del precampionato, assieme proprio al terminale offensivo Andrè Silva, promosso dalla squadra B ed autore già di 9 reti nei test match amichevoli.
Ultimo punto di forza del Porto, lo stadio: il Dragao vanta una delle tifoserie più calde di Portogallo, e il fattore ambientale non sarà da prendere sotto gamba in un campo che ha già visto cadere fra le altre Chelsea, Manchester United, Liverpool, PSG e Bayern Monaco nel corso delle ultime stagioni.