Avere due allenatori, uno in campo e un altro in panchina, non è mica cosa da tutti i giorni. Il brasiliano Gerson in questo è fortunato: da una parte ha Spalletti che lo guida insieme al suo staff, dall’altra ha Totti che gli insegna i trucchi del mestiere.
Sabatini crede tantissimo in lui e la tecnica è di quelle sopraffine. «A Montreal – ha detto il tecnico Spalletti – l’ho fatto giocare più basso perché volevo provare Ricci nella sua posizione. Nella prima parte del secondo tempo ha fatto bene da trequartista. Quella è la sua zona, lo libera da diagonali, è più a casa sua. Si è impegnato e ha fatto vedere fisicità».
Gerson dovrà mettere su chili e corsa per diventare un trequartista ‘spallettiano’, e il processo – scrive la Gazzetta dello Sport – sembra appena all’inizio. Intanto anche Pallotta, vedendolo a Boston in allenamento, ha dichiarato: «Ha solo 19 anni ma promette bene». Fiducioso lui, fiduciosi tutti, anche se per conquistare un posto a centrocampo Gerson dovrà darsi da fare.