«La Roma quest’anno deve saper giocare sia a quattro sia a tre. E saper cambiare anche in corsa». Il diktat di Spalletti era arrivato già a Pinzolo, durante il ritiro precampionato dei giallorossi. Ora ci sono due centrali (Juan Jesus e Vermaelen) che possono giocare anche a sinistra e uno (Rüdiger, quando tornerà) a destra, ma soprattutto perché con questi difensori qui Spalletti può davvero mutare dalla difesa a quattro a quella a tre e viceversa, soffermandosi magari su quella «a tre e mezzo», come gli piace dire a lui.
Del resto, i meccanismi della difesa a tre Spalletti li conosce molto bene e ci ha disegnato il suo inizio di carriera, tra l’esperienza di Empoli e quella vissuta in Friuli, ad Udine: anche a Latina ha provato due moduli diversi, anche se prima del 3-5-2- stavolta ha giocato con il trequartista e il 3-4-1-2. Impressioni? Che quando Spalletti tornerà ad avere tutti a disposizione – scrive la Gazzetta dello Sport -, compresi Rüdiger e Mario Rui, la virata potrebbe essere definitiva. Nel frattempo ci lavorerà su, ogni giorno sempre di più.
Intanto oggi la Roma dovrebbe chiudere l’operazione Bruno Peres, con il giocatore pronto a sbarcare a Roma domani. La fumata bianca dovrebbe arrivare a 15 milioni e una percentuale al Torino sulla futura rivendita.