(E. Trotta) Bruno Peres sbarca di corsa a Roma, lo attendono le visite mediche a Villa Stuart’ e, salvo imprevisti, il tesseramento entro martedì 16 per la doppia sfida con il Porto valida per i playoff di Champions League. Tempi veloci, in linea con le qualità super-offensive del laterale. La trattativa, decollata venerdì notte, ha viaggiato infatti spedita nel week end: uno dei mediatori si trovava a Roma, mentre uno degli agenti a Torino. I contatti giusti per chiudere l’operazione con la formula del prestito oneroso ed obbligo di riscatto a 15 milioni di euro. I due club hanno discusso pure dell’inserimento della percentuale del 25% sulla futura vendita per pareggiare la quotazione del giocatore di 20 milioni stabilita da Cairo.
IL DESIDERIO DI LUCIO Il terzino nato a San Paolo è fortemente voluto da Spalletti. E l’innesto pescato, osservato e raccomandato dal tecnico toscano per la sua duttilità e adattabilità su entrambe le fasce e a moduli diversi. Con il Torino è stato sempre schierato con la difesa a tre, mentre in Brasile quasi esclusivamente a quattro. Ha accarezzato l’opportunità di vestire la maglia giallorossa per diverse sessioni di mercato. Del resto, ha continuato a galoppare sulla corsia di destra nelle ultime stagioni con l’etichetta del nuovo Maicon. Segnalato in Italia da Zago nel 2012, quando vestiva la casacca del Santos con l’appellativo di Moto Peres’ per la sua velocità, è arrivato al Torino nel 2014: un’operazione orchestrata dal suo agente Bernardo Silva, lo stesso di Ganso. Pagato circa 2,2 milioni, Cairo con la sua cessione alla Roma festeggia l’ennesima plusvalenza. Su di lui si erano mossi anche il City, il Psg e l’Arsenal, senza tuttavia sferrare l’affondo decisivo. Bruno Peres (che attualmente guadagna circa 850.000 euro e sottoscriverà un contratto leggermente inferiore ai 2 milioni a stagione) aspettava da tempo un segnale dalla Capitale. L’ultimo blitz del suo procuratore brasiliano in Italia (sempre in contatto con il ds Sabatini), risalente all’inizio della scorsa settimana, era un segnale inequivocabile in tal senso. Il manager era stato avvertito, già in occasione del doppio affare Ljajic-Iago Falque di giugno, delle serie intenzioni dei giallorossi e della volontà di Mihajlovic di allenare ancora una volta il terzino romano De Silvestri, dopo l’esperienza alla Samp.
PROSSIMO OBIETTIVO Il prossimo assalto tracciato a Trigoria sarà riservato a Borja Valero (anche Diawara, conteso dal Napoli e dall’Aston Villa e seguito dalla Juve, aspetta il club giallorosso). Dopo la Champions League, la Roma presenterà alla Fiorentina l’offerta di circa 13 milioni di euro. Tra il dirigente romanista e l’entourage del centrocampista spagnolo esiste già una piattaforma di accordo economico a circa 3 milioni a stagione. Il club giallorosso punterà sul gradimento del calciatore, fortemente deluso dal no della Fiorentina alla richiesta di un rinnovo fino al 2021. Il ds dei toscani Corvino ha argomentato il rifiuto spiegando di non voler corrispondere cifre importanti ad un giocatore che, tra cinque anni, andrà verso le 36 candeline. La piazza ha fiutato l’aria di quasi rottura tanto che si starebbe preparando psicologicamente alla probabile cessione dell’idolo del Franchi. L’infortunio rimediato nell’amichevole contro il Valencia di sabato notte non sembrerebbe poi serio: trauma distorsivo alla caviglia destra con sollecitazione capsula articolare esterna, ha recitato la prima diagnosi. Il calciatore si sottoporrà in settimana ad altri esami Un sospiro di sollievo per Sabatini. Non si molla niente, si torna a lavorare, il post su Instagram’ di Borja Valero corredato da una foto che lo ritrae con un tutore alla caviglia. A rischio il suo debutto in campionato.