(P. Liguori) – L’unica cosa positiva di martedì sera è stata la presenza all’Olimpico di 40 mila tifosi appassionati. Oggi delusi, purtroppo. Il resto non c’è, o non va. La condizione non è sufficiente per tre partite a settimana e, se non migliora, saranno guai anche in Europa League. Il gioco non è chiaro e si vede poco. Ci sono in campo alcuni ottimi giocatori, non una squadra. Spalletti l’ha certamente capito e l’avrà anche detto a Trigoria, però può fare poco con una società ipotetica alle spalle. Tra gli Usa e l’Italia, c’è di mezzo il mare ed è ormai troppo tempo che la Roma sembra una zattera nell’Oceano. Non c’è più obiettivo, grande o piccolo, che sembra alla sua portata, rischia di diventare una frustrazione permanente. Per i tifosi è anche peggio. Sono incastrati in una contestazione senza fine, di cui non si ricorda l’inizio. È Pallotta il bersaglio? Ma nel suo caso bisognerebbe chiedere che stia piu vicino alla squadra, non piu lontano. Con simili premesse, oggi si va a Cagliari e – incredibile – si rischia di tremare anche là. C’è poco da fare proclami e battute spiritose, bisogna lavorare in silenzio e provare a convincere.