(S. Carina) Poteva andare peggio, leggi Manchester City. Una volta evitato lo spauracchio Guardiola, si poteva però anche essere un po’ più fortunati. L’urna di Nyon regala invece alla Roma il Porto (andata 17 agosto a Oporto, ritorno il 23 all’Olimpico; ecco gli altri abbinamenti: Steaua Bucarest-Manchester City, Ajax-Rostov, Young Boys-Borussia M’gladbach e Villarreal-Monaco; in Europa League, Sassuolo-Stella Rossa) in un doppio confronto che in tempi non sospetti il dg Baldissoni ha definito «il momento più importante della stagione in termini di prestigio e considerando l’impatto che avrebbe la partecipazione sulle casse del club». Ballano infatti dai 40 ai 50 milioni. Conti alla mano: 12 milioni per la sola partecipazione; più 1,5 milioni per vittoria e 500mila euro per pareggio; 5,5 milioni per chi si qualifica agli ottavi, senza contare il market pool, cioè la percentuale spettante ai club dell’incasso dei contratti televisivi siglati dalla Uefa. Quella dello scorso anno si aggirava attorno ai 100-105 milioni (ancora deve essere nota quella stagionale) che viene suddivisa così: la prima metà in base al piazzamento in campionato (50% alla prima, 35% alla seconda e 15% alla terza) e l’altra in funzione del numero di gare disputate nella competizione. Se a queste voci, si aggiungono gli incassi del botteghino, complessivamente si può ipotizzare una forbice tra 40 e 50 milioni. Che per un bilancio societario fanno tutta la differenza del mondo visto il paracadute per chi scivola in Europa League è di 10 milioni. Al netto, quindi, andare in Champions garantirebbe almeno 30 milioni in più rispetto alla vecchia coppa Uefa.
IL TECNICO CAUTO – Spalletti (che intanto ha chiesto e ottenuto di poter giocare un’altra amichevole il 10 agosto contro il Latina; poi ce ne sarà un’altra il 3 settembre contro il San Lorenzo) ne è consapevole e sbarcato ieri all’aeroporto di Fiumicino ha alzato subito il livello di guardia: «Dovremo farci trovare pronti assolutamente. Un incontro che vale più di un preliminare. Sarà una partita fondamentale, per la Roma e per l’ambiente. Ci sono delle difficoltà oggettive date dalla qualità del nostro avversario, che ha tradizione e valori importanti in rosa. In queste competizioni ogni avversario è forte. Il City e il Porto hanno probabilmente qualcosa in più degli altri ma noi dobbiamo essere pronti ad affrontare squadre di livello perché il nostro organico è costruito per questo. Dovremo spingere sin da subito sull’acceleratore», le sue parole a Roma Tv. Magari potendo contare anche su Vermaelen dalla prossima settimana in rosa: «È un giocatore con esperienza e qualità – ha spiegato a Sky – Può iniziare l’azione da dietro e ha un grande spessore caratteriale. Questi calciatori sono abituati a giocare questo tipo di partite. Sabatini è avanti con questa trattativa anche se per ora non si può dire che sia fatta».
AFFARI IN DIVENIRE – Bisogna infatti limare la differenza tra domanda (2 milioni per il prestito e 12 per il riscatto) e offerta (ferma a 2+8 con la volontà d’includere nell’obbligo di riscatto un numero di presenze): a Trigoria però prevale l’ottimismo. Vermaelen dovrebbe rappresentare l’ultimo tassello in ottica preliminare. Prima infatti di muoversi ulteriormente, la Roma attenderà l’esito del doppio confronto con il Porto. Poi il proposito del club, al netto di un paio di cessioni (Paredes piace al Monaco, Iturbe al Bologna e Ricci all’Atalanta: se parte uno dei due attaccanti bloccato Ziyech del Twente), è di completare la rosa con l’arrivo di un terzino destro e un regista. In quest’ottica continua il pressing su Borja Valero, considerato il preferito da Spalletti. Se la Fiorentina dovesse continuare a far muro, l’eliminazione dell’Anderlecht mette sul mercato Tielemans. Caso Diawara: il Napoli sembra aver fatto un passo indietro. Da Bologna trapela come la situazione potrebbe sbloccarsi l’ultima settimana di mercato. Guarda caso appena si conoscerà l’esito del preliminare.