Luciano Spalletti a poco più di due settimane dal preliminare di Champions League affronta il Liverpool in amichevole e nella conferenza stampa che precede il match fa il punto della situazione sul mondo Roma. Ecco le dichiarazioni del mister:
Spalletti, al fianco di Daniele De Rossi. Ecco le sue dichiarazioni:
Qual é il bilancio di questi giorni a Boston e quanto pesa l’infortunio di Mario Rui?
“Il lavoro è stato effettuato, la disponibilità dei ragazzi si è vista subito perché loro, lo voglio precisare, dovranno averne di disponibilità. Hanno fatto vedere di poter lavorare nella maniera migliore valutando anche quelle che possono essere le problematiche del momento sui rischi, mettendoci la testa anche sul rischio di eventuali infortuni e dosandosi in base alle sensazioni. E’ stato fatto tutto in maniera corretta. Tutto questo crea un po’ di fatica nel muscolo e nella testa del ragazzo. Questo è il calcio però, bisogna essere aperti, portare un messaggio negli altri paesi, avere visibilità per un club come la Roma in giro per il mondo, tutte le squadre si sono adattate a fare questo. L’infortunio di Mario Rui ci costa molto sotto l’aspetto della perdita perché si aggiunge a quella di Ruediger. Prima eravamo abbastanza vicini dall’essere a posto come reparto, ora dobbiamo metterci al lavoro perché numericamente, per le partite e le insidie dell’inizio stagione, dobbiamo essere a posto. Non ho dubbi che la società lo farà, sento dire a volte che la situzione non è delle migliori. Da fuori può sembrare così, ma da dentro vi assicuro che tutti stanno facendo il massimo per essere pronti al 100% ed avere l’organico a disposizione per quello che necessita una squadra come la Roma e per quelli che sono i nostri obiettivi”.
Ha parlato di dosarsi negli interventi, sta dicendo che si poteva evitare questo infortunio?
“Non ho detto questo. Ho parlato di disponibilità di tutti a giocare fuori ruolo, anche se magari c’è qualche affaticamento muscolare. Non ho detto che si poteva evitare l’infortunio perché qualcuno non si è dosato”.
Siete in attesa di un sostituto di Mario Rui o di un difensore eclettico?
“Ora cerchiamo due difensori, la società è d’accordo. Ci vogliono 7-8 difensori per affrontare la stagione, poi abbiamo anche Florenzi, che ha capacità diverse e stiamo valutando quello che serve. Non è vero che non sono contento del lavoro della società come leggo ogni tanto in giro. Stiamo dando invece il 101%, è il momento di mettere il sale, non dobbiamo aspettare domani e la società lo sa, tutti lo sappiamo. Il tutto tenendo d’occhio le compatibilità con la nostra situazione e con quello che ora può essere disponibile. Lo abbiamo già detto, a fare le cose di frettissima, se non capita la scarpa giusta, ci si può pentire. Da una parte c’è l’obbligo di essere in un numero giusto per affrontare i nostri impegni, ma dall’altra c’è anche quello di prendere il meglio del meglio. Queste cose però ogni tanto cozzano”.
Nei test di Boston ha fatto giocare 90′ a due squadre diverse, farà così anche tra Liverpool e Montreal Impact?
“Dovrò vedere se ne avrò a disposizione 22 in queste due partite. Sono valutazioni che dobbiamo fare, questo modo di scegliere è una ricerca che stiamo facendo per quando rientreremo in Italia tra il 9 e il 10, per far giocare tutti a una settimana dal preliminare di Champions League. Domani sera non so cosa faremo, in alcuni settori devo richiamare a quella disponibilità di cui parlavo prima. Ad esempio a centrocampo non abbiamo moltissimi giocatori, bisogna stare un po’ attenti, per cui non ti posso confermare quello che chiedi. Alcuni giocheranno di più, altri verranno sostituiti prima ma non sarà una cosa mirata e fatta con un preciso obiettivo. Forza Roma!”