Oggi il totale degli utili è diviso tra risultati (60%) e market pool (40%). Da domani, il market pool non varrà più del 20%, il resto sarà per i risultati. Però con nuovi parametri: quelli stagionali, il «bacino d’utenza», e quelli storici
La Superchampions è più vicina: l’Uefa comunicherà la novità venerdì a Montecarlo, dopo il sorteggio di Champions. Un torneo sempre a 32 squadre, con 8 gruppi da 4, più vicino all’idea di Superlega, spiega Fabio Licari su “La Gazzetta dello Sport“. Con 4 squadre fisse (senza passare dai playoff) per le 4 grandi nazioni (Spagna, Germania, Inghilterra e Italia). Nel quale il merito «storico» per il 4° posto, idea non condivisa malgrado i club, è stato respinto. O meglio: andranno in Champions le prime 4, ma poi la storia conterà per la divisione degli utili.
Cambia infatti la ripartizione dei premi. Oggi il totale è diviso tra risultati (60%) e market pool (40%). Da domani, il market pool non varrà più del 20%, il resto sarà per i risultati. Però con nuovi parametri: quelli stagionali, il «bacino d’utenza», e quelli storici. Champions ed Euroleague varranno 2,7 miliardi di euro l’anno. Eai club andrà una percentuale più alta di prima. Su queste basi si è arrivati a un accordo Uefa-club che passerà per un Esecutivo straordinario giovedì a Montecarlo. Anche se l’ok finale sarà il 15 settembre, nel primo Esecutivo con il nuovo presidente. Cambieranno ranking per club (non quello per nazione) e teste di serie (non più i 7 campioni dei primi 7 campionati).