Alisson racconta delle cinque persone più influenti della sua vita:
“Ci sono state molte persone che mi hanno aiutato ad arrivare dove sono oggi, alla Roma, nel corso della mia traiettoria nel calcio, iniziata quando avevo nove anni”.
“Parto dalle due persone più importanti nella mia vita, i miei genitori, José e Magali, che mi hanno allevato, dato un’istruzione e un’educazione sempre mirata a fare e ricercare del bene e a inseguire i miei sogni. Una frase ricorrente di mio padre che non dimentico mai è sogna in grande e sarai grande. E piano piano sto realizzando i miei sogni e raggiungendo i miei obiettivi”.
“Sul piano professionale, una persona che mi ha aiutato molto e che è stata fonte di ispirazione per me, è mio fratello Muriel. Oltre a convivere e crescere con lui in casa, ho avuto l’opportunità di lavorarci per quattro anni all’Internacional. Mi ha aiutato molto a crescere professionalmente. Quando sono passato tra i professionisti, lui era il portiere titolare. Mi ha aiutato molto, lo osservavo, oggi parliamo spesso, è una persona che è stata, è e sarà essenziale per me”.
“È difficile citare soltanto cinque persone, ma un’altra persona che mi ha aiutato molto è stato il tecnico Abel Braga, l’allenatore dell’Internacional nel 2014, che mi ha fatto diventare titolare”.
“Un’altra persona che mi ha aiutato molto nel settore giovanile è Durgue Vidal. Con lui ho trascorso otto dei dieci anni passati nel vivaio. Mi ha insegnato molto: praticamente tutto quello che ho imparato come portiere sul piano tecnico l’ho appreso da lui”.
“Ci sono stati altri tecnici da cui ho imparato molto, come Daniel Pavan, che è poi diventato un amico stretto mio e della mia famiglia. Quando ho fatto il salto tra i professionisti lui è diventato assistente dell’allenatore dei portieri, dunque ho avuto il piacere di continuare a lavorare con lui”.
Fonte: asroma.com