In merito alle indiscrezioni fuoriuscite nelle ultime ore sulla possibile cessione di quote As Roma da parte di James Pallotta ha parlato stamane Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, cronista sempre attento alle questioni che legano mondo del calcio e della finanza:
“La Roma è un club appetibile. Ci sono dossier e ci sono manifestazioni di interesse. Da qui a dire che la Roma sia in vendita come ha scritto Bloomberg ce ne passa, a meno che non lo ammetta Pallotta stesso. Al di là delle smentite di facciata – la Roma è quotata e quindi non è giusto parlare di vendita fino a che non c’è una trattativa – il tema c’è. La Roma non sarebbe proprietaria dello Stadio, la società di Pallotta e Parnasi affitterebbe al club lo stadio. La spiegazione che viene data è che sia più facile dal punto di vista finanziario, ma il Bayern Monaco ha agito diversamente, per fare un esempio illustre. Cambiano le cose, per esempio, per la gestione dei ricavi extra. Non è un dettaglio”.
Secondo Bellinazzo il presidente giallorosso ha altre situazioni in mente: “Pallotta sta chiedendo la somma per costruire lo Stadio – i primi 300 milioni. Ma chi darebbe fondi oggi per un progetto che è ancora sotto l’egida di una risposta che deve arrivare da un sindaco che ha appena detto no alle Olimpiadi e su cui si deve ancora pronunciare la Conferenza dei Servizi? Allo stato attuale è più difficile. Si parla di Marzo prossimo per arrivare a conclusione nel 2019. Sono stati ottenuti 30 milioni di finanziamento da Goldman Sachs, ma sono spiccioli sui 2 miliardi e passa stimati. In ogni caso ad oggi Pallotta non ha alcun interesse a vendere. Converrebbe, nel caso, dopo le opportune autorizzazioni. Tutto varrebbe molto di più. Se arrivasse qualcuno disposto ad entrare nella Roma con una quota di minoranza anche per partecipare al progetto Stadio credo che la cosa sarebbe valutata con interesse. Ora Pallotta sta sondando il mercato con l’obiettivo di trovare soci per lo Stadio, con la grossa incognita della situazione amministrativa non chiara e che preoccupa. La Roma non sta utilizzando la legge sugli stadi per tante questioni da affrontare anche dal punto di vista urbanistico. E’ comunque impegnativo chiedere ad una banca 300 milioni per un progetto che potrebbe essere bocciato. Alla luce anche delle ultime notizie relative al no alle Olimpiadi, soprattutto. La Roma, a quel punto, avrebbe carte da giocare anche dal punto di vista legale”.
Fonte: Centro Suono Sport