Domani, allo stadio Grande Torino, capitan Totti (dovesse giocare) passerà spesso dalle parti di Leo Castan ed è facile immaginare che troverà pane per i suoi denti. Il brasiliano, infatti, sa di avere di fronte a sé la partita chiave per lasciarsi alle spalle un recente passato fatto di dolore e di angoscia. «Questa è la volta buona per riuscire a voltare definitivamente pagina» deve aver pensato in questi giorni il difensore del Toro. Il suo obiettivo, d’altra parte, passa attraverso i risultati del campo per superarli e andare ben oltre. Di sicuro Castan ha una «fame» pazzesca di recuperare il tempo perduto e per farcela si affida anima e corpo a Mihajlovic che gli sta tracciando la strada da seguire. Novanta minuti consecutivi contro Bologna, Atalanta e, domenica scorsa, Empoli, prima della panchina di mercoledì nella battaglia di Pescara. Un riposo forzato che gli ha permesso di non sovraccaricare i muscoli e che gli consentirà domani di essere al top e di incrociare da avversario colui che ha più volte definito «il numero 10 più forte della storia».
Ma quella contro la Roma – scrive la Gazzetta dello Sport – non sarà una partita da «circoletto rosso» solo per l’ex difensore del Corinthians: nel Toro ci sono infatti altri tre giocatori che, pur con motivazioni diverse, bussano e chiedono una maglia da titolare. Per Cesare Bovo sarà un bel tuffo nel passato mentre Iago Falque vive quella situazione particolare di chi ha il cartellino ancora di proprietà giallorossa. Infine c’è Adem Ljajic, l’uomo più atteso dalla curva Maratona, in recupero dall’infortunio che lo ha costretto a 4 settimane di stop. Il serbo ieri ha lavorato ancora a parte e andrà in panchina con tanta voglia di archiviare la falsa partenza in stagione.