(D.Marchetti) – “Dobbiamo costruire una mentalità internazionale e vincente” così parlava il dg della Roma, Mauro Baldissoni, il giorno del sorteggio in Europa League. L’eliminazione dalla Champions ancora pesa nella testa dei calciatori, ma da oggi la squadra di Luciano Spalletti deve provare a invertire un trend internazionale decisamente negativo. Se è vero che con l’avvento della proprietà americana la Roma ha ricominciato a calcare con costanza i palcoscenici europei, è altrettanto constatata la mancanza di abitudine nel gestire tali appuntamenti e la sconfitta con il Porto in casa di neanche un mese fa ne è la prova evidente. Quale occasione migliore allora per i giallorossi se non quella di iniziare un percorso di crescita dall’Europa minore. D’altronde l’Atletico Madrid, prima di essere competitivo in Liga e in Champions League, è passato proprio attraverso la vittoria di due Europa League. Pallotta si augura possa accadere lo stesso anche se in tempi minori e molto dipenderà anche da quanto Spalletti riuscirà a lavorare sulla testa dei calciatori. Il girone non sembra regalare particolari insidie: il Viktoria Plzen è forse l’avversaria più temibile e nonostante un ranking Uefa migliore (43° posto), a livello di rosa non dovrebbe esserci paragone. Tale dislivello dovrà sancirlo anche il campo e la Roma, visti i 7 impegni in 22 giorni, è pronta a concede minuti a chi ha giocato meno.
FEELING EUROPEO – In porta tornerà Alisson, mentre in difesa ci sarà spazio anche per Fazio al fianco di Manolas con Bruno Peres a destra e Juan Jesus a sinistra. A centrocampo Paredes prenderà il posto dello squalificato De Rossi. Florenzi potrebbe essere promosso a mezz’ala concedendo un turno di riposo a Nainggolan. Possibile staffetta per Strootman, inizialmente titolare, e pronto a lasciare il campo qualora il risultato lo permettesse. Nel tridente troveranno spazio Iturbe ed El Shaarawy con Dzeko al centro. A questo undici Spalletti probabilmente affiderà le chiavi di un successo che in una trasferta internazionale manca dalla stagione 2014-2015. Erano i sedicesimi di finale di Europa League e la Roma espugnava Rotterdam con la vittoria per 2-1 sul Feyenoord. Da quel giorno, lontano dall’Olimpico, sono arrivate solo delusioni con tre pareggi e tre sconfitte. Bisogna andare ancora più indietro nel tempo per trovare un successo esterno in Champions League. In panchina c’era Ranieri e i giallorossi portavano a casa un rocambolesco 3-2 contro il Basilea. Insomma, urge un cambio di rotta e la strada bisogna iniziare a tracciarla già da questa sera alla Doosan Arena.
LE UTLTIME 14 TRASFERTE EUROPEE
- Porto-Roma 1-1 (Champions League)
- Real Madrid-Roma 2-0 (Champions League)
- Barcellona-Roma 6-1 (Champions League)
- Bayer Leverkusen-Roma 4-4 (Champions League)
- Bate Borisov-Roma 3-2 (Champions League)
- Fiorentina-Roma 1-1 (Europa League)
- Feyenoord-Roma 1-2 (Europa League)
- Cska Mosca-Roma 1-1 (Champions League)
- Bayern Monaco-Roma 2-0 (Champions League)
- Manchester City-Roma 1-1 (Champions League)
- Bratislava-Roma 1-0 (Europa League)
- Shakhtar-Roma 3-0 (Champions League)
- Cluji-Roma 1-1 (Champions League)
- Basilea-Roma 2-3 (Champions League)