(C. Zucchelli) La buona notizia è che Daniele De Rossi si è allenato con il gruppo e proverà almeno a recuperare dal problema al polpaccio per la panchina, quella cattiva è che Thomas Vermaelen non è sceso in campo per un fastidio all’adduttore sinistro, mai una buona cosa a meno di 48 ore dalla partita. Il belga, a questo punto, è in dubbio per la sfida di domenica contro la Samp, tutto dipenderà dalla rifinitura di domani, che dovrebbe essere diretta da Spalletti, rimasto ancora lontano da Roma per il lutto che ha colpito la sua famiglia.
RIVINCITE — Vermaelen farà di tutto per recuperare, ma è da quando è tornato dagli impegni con la nazionale che non sta benissimo e a Trigoria nessuno può sottovalutare questo aspetto, considerando tutti i problemi fisici avuti in passato dal giocatore. Nonostante questo, ai canali ufficiali della Roma, Vermaelen ha raccontato la sua voglia di rivincita: “Contro il Porto ho sbagliato – dice riferendosi alla sua espulsione nella gara d’andata – ed ero davvero deluso. C’è poco da dire, l’errore è stato mio”. Domenica, adduttore permettendo, dovrebbe di nuovo far coppia con Manolas, con cui sulla carta dovrebbe integrarsi bene. Il campo, però, ancora non lo ha dimostrato: “Abbiamo avuto modo di conoscerci l’un l’altro molto bene, ci alleniamo ogni giorno ed è positivo, abbiamo scoperto le nostre qualità ed è molto importante. Ma non è tutto, devo anche conoscere bene gli altri difensori, specialmente io che sono nuovo, il terzino sinistro, il terzino destro e i centrocampisti perché dobbiamo stabilire connessioni tra noi”.
OLIMPICO, NUOVE MULTE — Intanto, in attesa del presidente Pallotta, in arrivo domattina, e registrate le parole di Peres (“contro la Samp dovremo imporre il nostro ritmo”) e Paredes (“mi trovo bene da regista basso”), che giocheranno entrambi dall’inizio domenica, la Questura di Roma ha fatto sapere che sono state registrate 50 multe all’Olimpico, 45 nelle prime due gare di campionato e 5 nel preliminare di Champions. I provvedimenti, nei confronti di tifosi di Roma, Lazio, Juventus e Udinese sono arrivati perché “i tifosi occupavano spazi riservati alle vie di fuga e all’intervento dei soccorsi, determinando situazioni di pericolo per l’incolumità degli spettatori ove fosse stato necessario l’intervento di personale di sicurezza o di soccorso”.