(S. Carina) La speranza è recuperarlo per la Sampdoria ma la certezza non c’è. De Rossi ha già lasciato il ritiro della nazionale azzurra. Non giocherà contro Israele e la sua presenza è in forte dubbio anche domenica all’Olimpico. Minuto tre dell’amichevole contro la Francia di giovedì sera: Sidibe nel tentativo di colpire il pallone scivola sul centrocampista. Dove? Nemmeno a dirlo, sul polpaccio sinistro che negli ultimi 26mesi è stato il calvario di Daniele. Dopo il dolore iniziale, a caldo De Rossi se l’è sentita di proseguire. Un errore, a posteriori. Giocandoci sopra un tempo ha lacerato le fibre muscolari non arrivando ad uno stiramento ma creando un versamento. «Trauma contusivo al polpaccio sinistro» recita la nota della Federcalcio dopo gli esami strumentali a cui il calciatore si è sottoposto ieri presso l’Ospedale Regionale di Miulli, accompagnato dal medico della Nazionale, Castellacci. Poi il ritorno a Roma dove da oggi inizierà l’inevitabile percorso fisioterapico.
Un calvario, quello legato agli infortuni muscolari, che ormai va avanti da oltre due anni, quando in pieno Mondiale brasiliano, fu costretto a dare forfait a poche ore dall’ultima sfida con l’Uruguay per un problema al muscolo soleo destro. Poi il bis durante Roma-Cagliari (21 settembre): questa volta, però, la lesione di primo grado è al polpaccio sinistro. La prognosi non cambia: un altro mese di stop. Ancora un ko, stavolta il 25 gennaio a Firenze. Finisce la gara molto affaticato: nelle ore successive gli esami evidenziano l’ennesima lesione. Nemmeno nella passata stagione riesce a passare indenne: un problema agli adduttori lo fa stare fermo 20 giorni a novembre. Poi il solito polpaccio sinistro il 2 febbraio, nella trasferta in casa del Sassuolo, gli fa accusare un fastidio. Resta ai box per un paio di partite.
Sembra tutto risolto e Spalletti decide d’impiegarlo nei minuti conclusivi di Roma-Real Madrid: nuova fitta al muscolo e si ferma per oltre un mese. Anche se stavolta la sfortuna ci ha messo del suo, l’infortunio occorso a Daniele fa tornare in auge le perplessità sul mercato della Roma. Con la partenza di Vainqueur non rimpiazzata e con la mancanza di un regista, la rosa rimane corta. Due le ipotesi: visto che per ora ricorrere al mercato degli svincolati (Flamini con Muntari sono gli unici nomi accostabili) a Trigoria non viene preso in considerazione, Spalletti dovrà gioco-forza optare sempre più spesso per la difesa a tre (magari con l’utilizzo del trequartista, in un 3-4-1-2) oppure arretrare Perotti in mediana. Altra soluzione nella rotazione limitata a centrocampo non c’è. Bloccato per gennaio l’attaccante ‘94 Bruno Petkovic del Trapani.