(A. Serafini) Quando è tempo di registrare un nuovo punto della situazione, l’agenda è sempre piena di appuntamenti. Ormai una consuetudine dei viaggi romani di James Pallotta, atteso nella capitale nel week end per assistere dal vivo alla sfida dell‘Olimpico con la Sampdoria ed aprire la settimana degli incontri dedicati al club. Il presidente romaniste approfitterà probabilmente del passaggio nel Vecchio Continente per una tappa intermedia a Londra, la base europea degli affari privati del presidente e punto operativo del consulente di fiducia Franco Baldini.
Poi toccherà alla Roma. Al momenti infatti sono state confermate soltanto le riunioni con i settori commerciali di Trigoria, che a turno affronteranno e illustreranno i progressi o le problematiche legate ad ogni ramo. Non sembrano esserci novità sul fronte sponsor, argomento di discussione affrontato già nell’ultimo incontro a Boston con il direttore marketing Colette e che in tempi recenti non ha registrato passi decisivi con le aziende rimaste ferme a semplici contatto esplorativi.
Di sicuro ci sarà modo per vivere a stretto contatto le vicende di attualità legate all’iter amministrativo del nuovo stadio, nello specifico l’ufficialità dell’inizio della Conferenza dei Servizi della Regione Lazio: un passaggio che Pallotta vorrebbe condividere proprio durante la permanenza nella capitale. Per questo non è escluso che nell’arco della prossima settimana si possa concretizzare anche la prima stretta di mano con il neo sindaco Virginia Raggi, appuntamento però non ancora stato confermato a causa del momento delicato che si sta attraversando in Campidoglio.
Dopo l’incontro nello scorso giugno con il Ministro dell’Interno Alfano e il prefetto di Roma Basilone, l’intenzione di Pallotta proseguirà sulla stessa linea: se ci sarà occasione e possibilità, si tornerà a parlare di norme di sicurezza cercando una soluzione anche alla questione barriere nelle curve dell’Olimpico. Argomento ravvivato soprattutto dopo la notifica dei verbali arrivati a 5 tifosi giallorossi dopo la sfida di Champions League con il Porto.
Non sono attese invece grandi novità sul fronte tecnico, perché il capitolo rinnovi è destinato ad essere affrontato soltanto nel corso della stagione e di conseguenza in base ai risultati della squadra. Non c’è fretta di accelerare i tempi per Luciano Spalletti, che di comune accordo con la società, ha rimandato ogni discorso relativo al prolungamento contrattuale (in scadenza nel prossimo giugno) a data da destinarsi. Il tecnico toscano, che ha da tempo ricevuto segnali dagli States per discutere i nuovi termini del contratto, preferirebbe aspettare ancora, in cerca di risposte e garanzie che soltanto il campo potrà svelare. Perché, come Spalletti ha ribadito più volte: “Nessuno può sentirsi salvo, ognuno di noi si deve meritare la conferma“. Situazione diversa invece per Walter Sabatini: nonostante non sia in programma un appuntamento romano con Pallotta, il futuro del diesse rimane un rebus. Da almeno un anno i rapporti tra i due sono limitati all’intermediazione di dirigenti e consulenti, una sorta di anello di congiunzione tra Trigoria e Boston. Aspettando nuovi sviluppi, nel frattempo la priorità sarà rivola ai rinnovi già stabiliti per Manolas e Nainggolan e alla lunga fase di preparazione in vista del mercato di gennaio.
Se a giugno Sabatini deciderà di concludere definitivamente l’avventura romanista, una delle soluzioni studiate dalla proprietà americana potrebbe concretizzarsi con la formazione di un gruppo di lavoro a cui affidare la direzione tecnica. Scartata l’ipotesi di seguire la squadra in Repubblica Ceca per la prima in Europa League con il Viktoria Plzen, Pallotta avrà modo di incontrare il nuovo ad Gandini (il ruolo sarà ratificato però soltanto nel prossimo cda), atteso nelle prossime ore a Trigoria. Dopo l’addio al Milan, in giornata arriverà anche l’ufficialità da parte del club giallorosso.