(M. Pinci) – Il buonumore per lo sbarco del presidente Pallotta dura poco. Fino alle 18. Quando l’allenamento toglie alla Roma ogni speranza di recuperare Thomas Vermaelen. Oggi pomeriggio all’Olimpico contro la Sampdoria il belga non ci sarà: colpa di un affaticamento all’adduttore. L’ennesima manifestazione della maledizione che s’è abbattuta dall’inizio dell’estate sulla difesa. In tre si rompono il crociato: primaRüdiger, poi il baby Nura, persino iel neo acquisto Mario Rui: sciagura che costringe la Roma a comprare sia Fazio sia Vermaelen per compensare. Ma proprio Vermaelen, alla prima ufficiale contro il Porto, si vede sventolare un cartellino rosso che lo toglie a Spalletti per la gara di ritorno: non serve aggiungere come sia finita. A Cagliari poi è mancato per una contusione pure Juan Jesus, assenza che aveva costretto Spalletti a dirottare a sinistra Bruno Peres. La formula tornerà oggi d’attualità per colmare il forfeit del belga: il suo posto in mezzo lo prenderà invece proprio Juan Jesus.
A destra giocherà Florenzi, ancora una volta terzino. Si consolerà però con la fascia di capitano, nonostante il rientro di De Rossi, già guarito dall’infortunio al polpaccio. Tre giornate di squalifica ha detto l’Uefa, dopo l’espulsione contro il Porto. Altrettante partite dovrebbe durare la punizione dell’allenatore al numero 16. E pazienza se lo spogliatoio non apprezza.
Lo spogliatoio saluterà oggi Pallotta, allo stadio. Quello stadio diventato ieri pietra dello scandalo dopo una battuta-provocazione del dg Mauro Baldissoni: «L’Olimpico? Forse dovremmo considerare stadi più piccoli. Prima del Porto abbiamo parlato con Spallettidella possibilità di utilizzare un impianto più piccolo, senza pista d’atletica, per massimizzare l’effetto del pubblico. In attesa di edificare il nostro stadio». Subito è partito il tormentone: la Roma giocherà a Latina? Le Noif (art.19) impongono che lo stadio sia nel comune in cui le società hanno sede (e Trigoria lo sa bene). L’unica alternativa all’Olimpico è il rudere del Flaminio. Magari, a proposito di provocazioni, con la sindaca Raggi Pallotta vuole parlare proprio di questo.