(D.Luciani) – Quarant’anni e saper insegnare ancora calcio. Quarant’anni ed essere ancora decisivo. Francesco Totti trascina la Roma nella netta vittoria dei giallorossi per 4-0 sui deboli rumeni dell’Astra Giurgiu. Due pennellate magnifiche e un siluro su punizione, il capitano mette la propria firma su tre dei quattro gol con cui la Roma schianta i campioni di Romania. Tre giocate poetiche da sottolineare tre volte in una partita in cui ogni tocco è sinfonia. Imbarazzante la superiorità tecnica di Totti sugli avversari, derisi senza volerlo.
Non bastano cinque difensori e quattro centrocampisti all’Astra per intrappolarlo, autentica catapulta millimetrica per Perotti e la doppia freccia inserita da Spalletti con la coppia Salah-Iturbe. Eppure è servito un enorme Alisson per negare il vantaggio ai rumeni dopo cinque minuti. Un’uscita perfetta tra i piedi di Nicoara, murato due volte, con Juan Jesus ancora a fare stretching negli spogliatoi.
Passata la paura, la Roma piazza le tende nella metà campo ospite con Paredes e Strootman abili nel far girare il pallone con velocità e precisione, aiutati da Totti e dalle discese di Bruno Peres, puntuale sulla destra ma arruffone. Nel frattempo Manolas intraprende la sua lotta fisica con Alibec, unico riferimento avanzato.
Al 14′ il gol del vantaggio: punizione calcolata nei giri da parte di Totti che calcia in mezzo forte e teso, impossibile uscire per il portiere e complicato coprire per la difesa correndo all’indietro. Sul secondo palo spunta Strootman che non sbaglia da tre metri, 1-0. Al 26′ ci sarebbe il raddoppio di Salah servito da Totti con un morbido tocco sotto ma l’egiziano viene fermato in fuorigioco più che dubbio. Il capitano non demorde e al 34′ di esterno destro regala a Salah una palla senza guardare ma l’ex Chelsea calcia addosso a Lung. Il raddoppio buono arriva nell’unico minuto di recupero del primo tempo: altra punizione di Totti che stavolta prova a buttare giù la porta con un missile terra-aria su cui Lung rischia le mani, la respinta della traversa è preda di Fazio che di testa schiaccia per il 2-0.
La ripresa diventa poco più di un allenamento dopo dieci minuti. Al 3′ un cross di Perotti, autore di una bella azione personale, viene messo nella propria porta dal goffo Fabricio, 3-0. Al 9′ Totti ‘scava’ dal limite per l’inserimento di Salah che con l’esterno sinistro batte Lung, 4-0. Gli ultimi 35 minuti diventano poco più di un allenamento attacco-contro-difesa, con Paredes, Totti e Iturbe alla ricerca della soddisfazione personale. Il n°7 ci prova in tutti i modi, manda al lato un sinistro dal limite per poi mangiarsi due palloni deliziosi recapitati dal capitano. Alisson ha il tempo di fare di nuovo bella figura su un sinistro di Alibec appena entrato in area. Gerson fa rifiatare Strootman una ventina di minuti senza incidere in un finale di gara in cui l’Astra non riesce quasi più a difendersi.
Solo l’imprecisione in fase di rifinitura e/o conclusione di Florenzi e Nainggolan – entrati al posto di Peres e Salah – non portano la Roma ad arrotondare ancor di più il risultato. Troppa la differenza tecnica tra i giallorossi e i rumeni: la sfida di domenica sera contro l’Inter, uscita con tre gol sul groppone da Praga, farà capire quale campionato attende Spalletti e i suoi uomini. Di sicuro Totti, con questa prestazione, ha prenotato una maglia.