(M. Monti) – La squadra è stata costruita in estate nella previsione di affrontare contemporaneamente campionato, Champions e Coppa Italia. La Champions è ormai scenario archiviato. L’Europa League, invece – secondo quanto dichiarato da Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Viktoria Plzen – è un percorso che verrà apprezzato maggiormente nelle fasi successive; utile, al momento, per la fisiologica alternanza in organico dei calciatori più a debito di ossigeno e, probabilmente, per dare continuità di campo a Francesco Totti.
SPALLETTI: “TOTTI GENIO DEL CALCIO” – “E’ un genio del calcio. Il talento è colui che fa cose che agli altri non riesce fare. Il genio, invece, è colui che fa le cose che ai talenti non riesce fare. L’età di Francesco è un dispiacere per tutti, bisogna essere bravi a saperlo usare. Ho diversi calciatori forti in rosa e non posso promettere niente”. Un colpo al cerchio, e uno alla botte: prima l’elogio di cuore di Luciano Spalletti al match-winner della sfida contro la Sampdoria. Poi la frenata sulle possibilità di vederlo titolare nell’esordio in Europa League in Repubblica Ceca. Frenata che, però, non coincide con assoluta certezza. Radja Nainggolan aveva ieri sottolineato il dispiacere per i mormorii uditi all’Olimpico, prima dell’entrata in campo del numero dieci. L’allenatore della Roma analizza così le battute del belga: “Roma è qualcosa di particolare dove tutto, il sentimento e il cuore, è intenso: doppio. Dipende tutto da noi, non dobbiamo chiedere niente al nostro pubblico ma sta a noi coinvolgerli attraverso i comportamenti e il nostro calcio. Se quando entra Francesco riesce ad accendere qualcosa nell’animo della gente – conclude sul tema Spalletti – è chiaro che la ricerca mia è quella di trovare altri calciatori che possano fare altrettanto. Se facciamo i passi decisi, precisi e intensi e la squadra partecipa, la tifoseria segue quello che farà la squadra a prescindere dalla presenza, o meno, di Francesco”.
“MIGLIORARE IN DIFESA” – A prescindere dall’utilizzo di Francesco Totti, è lo stesso Spalletti a fornire la chiave interpretativa su come la Roma approccerà alla seconda coppa più importante del calcio europeo: “La Champions è più pregiata ed importante ma questa lo è altrettanto, specie se riuscissimo ad andare avanti. Se arrivassimo alle fasi finali l’Europa League sarà altrettanto stimolante e noi dobbiamo tenerci ancor di più, proprio a causa di quanto ci è accaduto contro il Porto”. Non teme la (limitata) profondità dell’organico (“Una squadra allestita per poter cambiare qualche elemento in ogni gara delle varie competizioni”). Piuttosto, invita i suoi a proseguire sullo spartito del secondo tempo contro la Sampdoria: “Domenica, nel secondo tempo e per la prima volta in stagione, abbiamo riproposto il nostro calcio: il rombo a centrocampo è un modulo che sappiamo e possiamo fare e che può farci ritrovare la nostra idea di gioco. Dovremo essere bravi a comandare il gioco per proporre al meglio la nostra modalità di stare in campo provando a mantenere le distanze giuste”. Questo, a dispetto del massiccio intervento sull’undici titolare – a partire dall’inserimento dal primo minuto di Iturbe, per arrivare alla difesa – previsto per la gara contro il Viktoria Plzen: “Vermaelen è a disposizione ma rischiare di farlo giocare potrebbe creare problemi in funzione della prossima partita. Valuterò nell’allenamento di rifinitura – prosegue Spalletti – anche per via di un problemino alla caviglia accusato da Juan Jesus. La volontà sarebbe quella di usare Jesus a sinistra, Fazio e Manolas. Dobbiamo migliorare dietro perché sappiamo l’importanza di avere una retroguardia compatta e solida. Domani ci sarà la possibilità di schierare Fazio, un calciatore molto buono e professionista serio”.
FAZIO, AMULETO EUROPEO – Un amuleto, anche, considerato il palmares di Federio Fazio in Europa League (coppa già vinta per due edizioni ai tempi del Siviglia): “Dobbiamo cominciare bene sin dalla prima partita – ha dichiarato in conferenza stampa prima delle parole del suo allenatore – provando a competere per tutta la durata del torneo, nonostante le difficoltà che comporta giocare più volte nell’arco della settimana. L’ho già vinta in passato e sappiamo dell’importanza di questo trofeo che ci garantirebbe l’accesso diretto alla Champions del prossimo anno”. Pronto per l’esordio da titolare in stagione, assicura sulla sua reattività fisica: “Sto molto bene, mi sono allenato forte e sto cercando di imparare l’italiano per poter ancora migliorare. Abbiamo una squadra altamente competitiva e vogliamo iniziare al meglio, dominando la gara e portando a casa i tre punti”.
Fonte: Repubblica.it